Volvo 240

Si fa presto a dire Volvo 240, al punto che in generale sarebbe forse più corretto parlare di serie 200. Prima di entrare nel merito della vettura conviene infatti prendere confidenza con la nomenclatura di quest’auto, declinata in numerose varianti di motore, allestimento e carrozzeria. La prima generazione, prodotta tra il 1974 e il 1982 adotta una logica ferrea: per tutti i modelli la prima cifra dopo il 2 indica il numero dei cilindri (4 o 6), mentre la seconda in numero delle porte. 2 è dunque per le rare coupé, 4 per le berline e 5 per le station wagon. Solo dal 1983, con l’avvento della seconda generazione, viene adottato il numero 240, seguito da lettere che identificano la versione. Nel complesso, la serie 200 è rimasta in produzione per quasi 20 anni, con circa 2,8 milioni di esemplari venduti. Dell’ultimo periodo vanno ricordate in particolare le familiari 240 Polar, vendute soltanto in Italia. Lo stile squadrato e rigoroso rispecchia la filosofia del modello, affermatosi come la scelta razionale di un pubblico interessato alla sostanza. Gran parte della propria reputazione la Volvo se l’è guadagnata proprio grazie alla serie 200.

I MOTORI DELLA VOLVO 240 USATA
Nell’arco della sua carriera quasi ventennale, la Volvo serie 200 è stata venduta con gran numero di motorizzazioni. Restando nell’ambito delle più diffuse quattro cilindri, le potenze vanno dai 75 ai 156 CV. La Volvo 240 è stata tra i primi modelli di grande serie a portare in listino la sovralimentazione a turbina, con la celebre versione Turbo. Attraverso questo modello la Casa svedese ha contribuito però anche all’affermazione sul mercato dell’alimentazione a gasolio. A partire dal 1979, la clientela ha infatti apprezzato il connubio tra questa svedese e i motori diesel di derivazione Volkswagen. Tutte queste Volvo dispongono di trazione posteriore, in certi casi abbinata a un differenziale autobloccante. Quanto al cambio, quello più comune è di tipo manuale, ma non mancano le 240 a cambio automatico.

PRO E CONTRO DELLA VOLVO 240 USATA
La Volvo 240 e le sue antenate si sono guadagnate sul campo la fama di auto spaziose, robuste, affidabili e, soprattutto, sicure. Partendo da quest’ultimo aspetto, la media svedese è stata una vera pioniera. Ha infatti portato alla ribalta soluzioni quali le zone a deformazione programmata, il piantone dello sterzo collassabile e le barre antintrusione alle portiere. Il tutto vantando anche una notevole efficienza a livello di impianto frenante. Per il resto meritano un plauso l’accoglienza riservata dagli interni e la qualità delle finiture. Gli arredi sono all’altezza della longevità delle lamiere dei pianali, protette da una zincatura a caldo. Considerati gli standard dei tempi, le Volvo 240 e affini risultano anche ben equipaggiate e dotate di un impianto di climatizzazione efficace. A deludere un po’ è invece spesso il rapporto tra le prestazioni e i consumi. L’un per l’latro i motori non sono dei fulmini e sono abbastanza assetati di carburante, complice l’impostazione massiccia della vettura. Qualche critica va infine pure alle sospensioni, che si dimostrano un po’ rigide sullo sconnesso.
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