Come va. ll due litri turbodiesel dell'esemplare in prova non ha alcun tipo di elettrificazione, ma beve sempre poco: in autostrada, la 218d percorre 19,1 km/litro e in statale supera i 20. In città, invece, bisogna accontentarsi di 16,6 chilometri con un litro di gasolio, ma nel complesso non ci si può affatto lamentare. I 150 cavalli regalano la giusta verve e il doppia frizione a sette rapporti asseconda bene le cambiate, anche quando si va di fretta. Situazione, quest'ultima che l'Active Tourer digerisce senza incertezze, anzi. Grazie al telaio, tanto agile quanto equilibrato, ben coadiuvato dai controlli elettronici, il piacere di guida resta fra le virtù di questa monovolume, merito anche di sospensioni che non concedono troppo spazio al rollio e che, fra l'altro, sono dotate di ammortizzatori a smorzamento selettivo in funzione della frequenza. La ricetta contempla anche uno sterzo che potrebbe tranquillamente essere montato su una Serie 1, tanto è pronto, preciso e progressivo. La coperta si accorcia un po' al capitolo confort, perché dossi e gradini si sentono, soprattutto stando sul divano. Non si tratta, comunque, di un'auto scomoda: finché l'asfalto non diventa particolarmente sconnesso, si viaggia senza affaticarsi. Anche dal punto di vista acustico: i decibel provenienti dall'aerodinamica e il rumore di rotolamento rimangono fuori dall'abitacolo. Per quanto riguarda gli spazi, non c'è da preoccuparsi, sull'asciutto come sui fondi ad aderenza differenziata, a cui si aggiunge una discreta resistenza alla fatica, anche se dopo diverse frenate consecutive il pedale ha mostrato una lieve spugnosità.
Pregi. Buon sangue non mente: quando si tratta di guidare davvero, ci si può godere un comportamento dinamico all'altezza del marchio. Anche nelle eventuali manovre d'emergenza. Ok pure l'efficienza: il consumo è contenuto in tutte le condizioni di utilizzo.
Difetti. Il bagagliaio, con i suoi 407 litri, non è certo da record: fra le rivali, c'è chi fa meglio. Poi, il confort: l'abitacolo resta piuttosto silenzioso anche alle velocità autostradali, però le sospensioni (soprattutto al posteriore) digeriscono a fatica le asperità brevi.