Versione sportiveggiante della X1, con la quale condivide la piattaforma Ukl II (comune alla Serie 2 Active Tourer) e gli elementi principali, la BMW X2 è lunga 4 metri e 36 cm, larga 1 metro e 82 e alta 1,52 m. A livello estetico, per la prima volta su una vettura di Monaco è stata capovolta la calandra a doppio rene, che mostra quindi un orientamento opposto rispetto agli altri modelli della gamma. Altri dettagli, invece, sono in comune con la famiglia X, come i passaruota squadrati, le minigonne sporgenti e le fiancate dal look pulito ma moderno. Con un passo è di 2,67 metri, anche se sconta qualcosa in termini di spazio per le ginocchia di chi siede dietro, la BMW X2 accoglie bene i passeggeri e nel complesso si rivela un'auto sulla quale si viaggia con agio. Per quanto riguarda il vano bagagli, è flessibile e versatile, con una capienza nella norma: sono 392 i litri rilevati. Peccato che la soglia di carico non sia a filo del piano del baule. In ogni caso, abbattendo il divano (frazionabile) si possono caricare anche oggetti lunghi e ingombranti, per una volumetria (dichiarata) di 1.355 litri. Nell'abitacolo, la X2 si contraddistingue per il volante è piuttosto "verticale" nell'uso, nonostante la posizione di guida un po' rialzata e, fra le altre, è comoda la possibilità di variare la lunghezza della seduta (optional). Il cruscotto è di tipo analogico, non troppo personalizzabile, ma completo di tutte quelle informazioni che servono. Accanto agli allestimenti tradizionali, la X2 dispone di un'altra versione, la M Sport X, che coniuga dettagli sportivi a dotazioni ispirate all'offroad, come l'assetto sportivo differenziato rispetto alla M Sport e rialzato di 10 millimetri. Ricca la dotazione, fra accessori di serie e optional: dall'apertura automatica del bagagliaio al Cruise control adattivo, dal climatizzatore bizona ai fari Bi-Led, dal Parking assistant con sensori di parcheggio anteriori e posteriori allo specchietto interno con funzione anabbagliante automatica. Per quanto riguarda il sistema d'infotainmet, sono presenti il Connected Drive e la sesta generazione dell'iDrive, abbinati al Control display da 6,5" o, in base alle versioni, al Touch control display da 8,8". Non manca la compatibilità con lo standard Apple CarPlay, a cui si aggiungono l'hotspot WiFi e ai servizi Connected+. Per quanto riguarda gli Adas, infine, accanto alla frenata automatica d'emergenza con riconoscimento dei pedoni e al Lane Departure Warning, ci sono anche il pacchetto Driving Assistant Plus, il Cruise Control adattivo con funzione di Stop & Go e il Traffic Jam Assistant che, in alcune condizioni, può gestire sterzo e acceleratore fino a una velocità massima di 60 km/h.
Come va: la Suv compatta di Monaco assicura il tipico piacere di guida BMW, anche grazie a un assetto un po' rigido, soprattutto sulle sconnessioni dell'asfalto cittadino. L'accelerazione laterale in curva è limitata dal sottosterzo, che si manifesta in modo poco progressivo non appena si supera il limite di aderenza. In compenso, l'inserimento è rapido e con un rollio quasi nullo. Nei test effettuati dal nostro Centro Prove a Variano, nel doppio cambio di corsia sul bagnato, l'Esp interviene in maniera un po' precoce e intensiva, che in alcuni casi fa perdere per qualche istante direzionalità alle ruote anteriori. Per quanto riguarda l'impianto frenante, sull'asciutto gli spazi d'arresto sono contenuti, mentre si allungano un po' troppo sul bagnato-ghiaccio. In ogni caso, l'impianto ha dimostrato di reggere abbastanza bene la fatica. Lo sterzo, infine, è rapido, pronto e con una buona precisione in rettilineo ad alta velocità, ma non essendo altrettanto progressivo, costringe ad aggiustare più volte la traiettoria in curva.
Pregi: gli Adas sono optional cari, ma pregevoli. Per esempio con il Traffic jam si viaggia in coda in pieno relax.
Difetti: l'assetto è un po' troppo rigido, soprattutto in città. E sui fondi ad aderenza differenziata (bagnato-ghiaccio), gli spazi d'arresto sono un po' troppo lunghi.