In versione ibrida, la Friday sfoggia un frontale più aggressivo, con paraurti specifici davanti e dietro che allungano il corpo vettura di 3 cm, portandolo a 4.595 mm complessivi. Una caratterizzazione sportiva che emerge anche dalle minigonne nere con profili cromati e dalle pinze dei freni rosse sotto i cerchi di lega da 19”. Generoso il passo di 2.715 mm, invariato rispetto alle altre motorizzazioni: di spazio per gambe e testa ce n'è parecchio, sia davanti sia dietro. Gli interni sono più sportivi (con le sedute avvolgenti e finiture giallo lime) e dominati da un doppio schermo da 10,25" per infotainment e strumentazione; buona la qualità delle plastiche nelle parti più visibili, con finiture curate. La capacità del bagagliaio con tutti i sedili in uso è di 480 litri, che diventano 1.480 abbassando gli schienali della seconda fila. Ricca la dotazione di serie, che prevede rivestimenti in ecopelle, climatizzatore automatico, portellone elettrico, sedile conducente riscaldabile con regolazioni elettriche, connettività Apple CarPlay e Android Auto e tetto panoramico ad apertura elettrica.
Come va. Il powertrain full hybrid prevede un 1.5 turbobenzina da 125 kW (170 CV) e 280 Nm, abbinato a un’unità elettrica da 55 kW (75 CV) e 300 Nm alimentata da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh. Lo “zerocento” è coperto in 9 secondi; come per la versione a benzina, la velocità massima è autolimitata a 180 km/h. Come molte auto cinesi, più che sul dinamismo anche la Friday punta sulla comodità: l’assetto è morbido (MacPherson davanti, multilink dietro) ma non troppo cedevole, che isola molto bene anche dalle sconnessioni più importanti (dossi rallentatori compresi). Di ottimo livello il confort di marcia, tanto per l'assetto quanto per l’isolamento acustico dell'abitacolo, anche se il quattro cilindri a volte alza un po' troppo la voce. Di serie la guida assistita di livello 2 con monitoraggio dell’angolo cieco.