Precedentemente commercializzata con il nome di T5, la Friday è una Suv media (lunga 4.565 mm, larga 1.860 e alta 1.690) dalle linee moderne, con una grande calandra e sottili luci a led nella parte alta del frontale. Muscolose le fiancate, con i gruppi ottici posteriori collegati tra loro da una sottile striscia a led. Generoso il passo di 2.715 mm: di spazio per gambe e testa ce n'è parecchio, sia davanti sia dietro. Sobri e ben rifiniti, gli interni sono dominati da un doppio schermo da 10,25" per infotainment e strumentazione; buona la qualità delle plastiche nelle parti più visibili, con finiture curate. La capacità del bagagliaio con tutti i sedili in uso è di 480 litri, che diventano 1.480 abbassando gli schienali della seconda fila. Ricca la dotazione di serie, che prevede rivestimenti in ecopelle, climatizzatore automatico, portellone elettrico, sedile conducente riscaldabile con regolazioni elettriche, connettività Apple CarPlay e Android Auto e tetto panoramico ad apertura elettrica.
Come va. La versione a benzina monta un 1.5 turbobenzina di origine Mitsubishi da 130 kW (177 CV) e una coppia massima di 285 Nm, abbinato a un cambio automatico doppia frizione a sette rapporti. L’accelerazione da ferma a 100 km/h è coperta in 9,5 secondi, mentre la velocità massima è di 180 km/h. Su richiesta (1.600 euro) è possibile avere l’impianto a Gpl. Come molte auto cinesi, più che sul dinamismo anche la Friday punta sulla comodità: l’assetto è morbido (MacPherson davanti, multilink dietro) ma non troppo cedevole, che isola molto bene anche dalle sconnessioni più importanti (dossi rallentatori compresi). Di ottimo livello il confort di marcia, tanto per l'assetto quanto per l’isolamento acustico dell'abitacolo, anche se il quattro cilindri a volte alza un po' troppo la voce. Di serie la guida assistita di livello 2 con monitoraggio dell’angolo cieco.