Dietrofront della Cassazione in materia di risarcimenti da incidenti stradali: con la sentenza n. 20620 del 14/10/2015, la III Sezione civile della suprema corte ha di fatto ribaltato la giurisprudenza consolidata che prevedeva per i danneggiati il diritto a percepire un risarcimento anche per il mancato utilizzo dell’auto. La nuova sentenza dice, in sostanza, che la perdita patrimoniale per non aver potuto adoperare la vettura va provata invece di darla per scontata come si faceva sino a oggi.
Giurisprudenza consolidata. Per capire la portata di questa novità, occorre fare un piccolo passo indietro. Negli anni passati numerose sentenze, anche della stessa III Sezione, avevano stabilito che “è possibile la liquidazione equitativa del danno da fermo tecnico del veicolo a seguito di sinistro stradale anche in assenza di prova specifica, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dall’uso a cui esso era destinato”. Ulteriori sentenze consolidavano poi quest’orientamento ribadendo che “è consolidato nella giurisprudenza di legittimità il principio in ragione del quale il c.d. danno da fermo tecnico, patito dal proprietario di un autoveicolo a causa della impossibilità di utilizzarlo durante il tempo necessario alla sua riparazione, può essere liquidato anche in assenza d’una prova specifica”.
Niente più risarcimento. Insomma, stando così le cose, il danneggiato poteva richiedere alla compagnia un risarcimento anche per il solo fatto di non aver potuto godere della sua auto e per recuperare quelle spese (come il bollo e l’assicurazione, oltre al deprezzamento del veicolo) che comunque erano per lui un onere pur se la vettura non era nella sua disponibilità perché dal carrozziere. La nuova sentenza, invece, ribalta questo assunto sostenendo che i fondamenti su cui erano basati i precedenti pronunciamenti della Corte erano sbagliati. E quindi rigetta la pretesa di un automobilista che citava in giudizio un’assicurazione per non avergli corrisposto il danno da fermo tecnico perché non provato. Una sentenza che ha già messo in subbuglio gli avvocati e che farà certamente discutere anche perché penalizza gli automobilisti.
Cosimo Murianni
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