Sistemi anticollisione sui mezzi di Poste Italiane
Le futuristiche telecamere grandangolari che promettono sicurezza ai motociclisti, anche grazie all’Intelligenza Articiale sviluppata dall’israeliana Ride Vision, saranno presto montate sugli scooter delle Poste Italiane. Per una fase di sperimentazione volta ovviamente a ridurre gli incidenti e garantire maggiore sicurezza agli addetti alle consegne, che passano ore nel traffico. In sostanza, Ride Vision installerà l’avanzato sistema di assistenza alla guida “Cat” (Collision Aversion Technology), basato su algoritmi di visione predittiva, a partire dai mezzi a due e tre ruote della flotta operativa di Poste Italiane nella città di Milano. La novità riguarda di certo il settore del delivery in particolare, e soprattutto quello sui mezzi più esposti ai rischi nel traffico, ma in generale tutti i motociclisti, e indirettamente, tutti gli utilizzatori della strada. E su Dueruote, in prima linea sul tema della sicurezza dei motociclisti, si era già parlato del promettente dispositivo, arrivato come alternativa ai più costosi sistemi radar (come quello della Ducati Multistrada V4 o della KTM 1290 Super Adventure S), integrati con l’elettronica di bordo, che grazie a sofisticati algoritmi distinguono tra oggetti fissi e mobili evitando falsi allarmi. Con le telecamere grandangolari, infatti, si possono ottenere risultati uguali (e possibilmente migliori) rispetto a un radar, e diverse startup si sono lanciate nel nuovo settore. Una di queste aziende è, appunto, Ride Vision, arrivata sul mercato con un sistema per moto già da alcuni mesi, e che ora punta anche alle flotte, con il prodotto commercializzato in Italia da Autobynet (del gruppo Mocauto). Il dispositivo, in effetti, è semplice e di facile installazione: Ride Vision utilizza due telecamere grandangolari HD che ricoprono a 360 gradi tutta l’area intorno alla moto e gli indicatori di avviso a Led montati sugli specchietti, in posizione ben visibile per il motociclista, che guadagna secondi preziosi per reagire ed evitare il pericolo. Ride Vision utilizza una combinazione di riconoscimento delle immagini e altri algoritmi basati sull'intelligenza artificiale, in grado di tenere conto del rollio e del comportamento del motociclista. La sperimentazione, che durerà 3 mesi, ha lo scopo di verificare i benefici derivanti dall’introduzione di elementi di sicurezza attivi, dal mantenimento della distanza di sicurezza all’avviso angoli bui. “Con questa sperimentazione ci rivolgiamo a un settore non trattato di operatori di flotte business per promuovere la sicurezza stradale. Siamo fiduciosi che la sperimentazione possa dimostrare un significativo beneficio per lo svolgimento delle attività lavorative quotidiane su mezzi a due ruote", spiega Uri Lavi, ceo di Ride Vision.
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