Come annunciato, il 2024 sarà l’anno dell’estensione delle celle a combustibile a idrogeno alla gamma di veicoli commerciali Stellantis Pro One di taglia grande, quella di Fiat Ducato, Citroën Jumper, Opel Movano e Peugeot Boxer, mentre il cugino statunitense RAM ProMaster dovrebbe seguire nel 2025. Il gruppo italofrancese utilizza già la tecnologia, sviluppata insieme dalla compartecipata (dal 2023) Symbio, per i furgoni di classe media Citroën Jumpy, Opel Vivaro e Peugeot Expert cui, secondo il comunicato diffuso oggi, si aggiunge adesso il Fiat Scudo.
I quattro modelli sono assemblati nello stabilimento francese di Hordain (storica sede di produzione di tre diverse generazioni di modelli a una tonnellata di portata dai tempi della collaborazione FCA-PSA), dopo che nella fase iniziale gli esemplari nati “solo” elettrici da 100 kW/136 CV venivano spediti dalla fabbrica nell’Alta Francia fino in Germania, vicino al quartier generale Opel di Rüsselsheim, per l’installazione di una cella da 45 kW e serbatoi da 4,4 kg di idrogeno e la sostituzione della batteria originaria da 55 o 75 kWh con una più compatta da 10,5 kWh; l’insieme permette secondo Stellantis a un’autonomia complessiva di 400 km. Sarà invece di 500 km, sempre secondo l’annuncio odierno, il raggio d’azione dei modelli della taglia maggiore, di cui non sono stati tuttavia ancora indicati i dati tecnici, ma solo i tempi di rifornimento dell’idrogeno di meno di cinque minuti (contro i quattro dei medi), e lo stabilimento di produzione di Gliwice (Polonia, che già assorbe parte dei volumi i questa taglia di modelli, affiancandosi ad Atessa, in Abruzzo).
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