La strategia del gruppo JLR di attribuire a ciascuna delle sue famiglie di modelli la dignità di marchio nel caso della Range Rover incrocia la strada intrapresa già da anni per innalzare ulteriormente il tono dei modelli e dei servizi e indirizzarlo a una precisa fascia di clientela. Un’evoluzione che ha attraversato il prodotto- Evoque, Velar, Sport e Classic – e che sta svuluppando un linguaggio sempre più vicino al lusso che al premium. Anche per queste finalità esiste, da diversi anni, la rete delle Range Rover House nel mondo, che in Italia ha la sua sede principale nel centro storico di Courmayeur (AO). Questo spazio di accoglienza all’insegna del design, riservato ai proprietari dei Suv del marchio, fonte di informazione sui modelli della Casa, sede di eventi enogastronomici e base per attività outdoor o test drive, viene utilizzato dal team della Casa che segue i grandi clienti e le flotte per organizzare sessioni informative a beneficio di responsabili di parchi aziendali. La più recente ha aperto le porte dell’esclusiva struttura valdostana a fleet manager e responsabili acquisti di grandi aziende italiane del settore finanziario, del lusso, del food&beverage e delle comunicazioni per illustrare i più recenti aggiornamenti della gamma.

Meno allestimenti, più ricchi. L’Evoque, giunta al model year 2026, è l’esempio di un’offerta che non ha smesso di spostarsi verso l’alto, e che anche in occasione di questo aggiornamento - che arriva in una fase avanzata della carriera del modello – accanto alle consuete integrazioni stilistiche, di tinte e finiture, tende a liberarsi delle varianti più basiche, come quelle col cambio manuale, per puntare su quelle più ricche. Per esempio, dagli allestimenti S e Dynamic SE si sale adesso all’Autobiography SE senza più passare per il Dynamic HSE. È stato introdotto anche qualche elemento di razionalizzazione, con l’unica motorizzazione ibrida plug-in che adesso è la P270 con il 3 cilindri 1.5 litri a benzina associato a un propulsore elettrico per un totale di 269 cavalli, contro i 309 della serie precedente. Stessa segmentazione degli allestimenti per la Velar 2026, che riceve un aggiornamento più incisivo a livello di finiture e ha la surround camera e i sensori di guado di serie su tutte le versioni.

Le due regine. I modello più giovane della famiglia, la Range Rover Sport, ha di recente ricevuto il cambio automatico a 8 rapporti ZF Gen4 anche in abbinamento ai motori diesel, e un’ulteriore estensione delle possibilità di personalizzazione, mentre l’ammiraglia Range Rover Classic, in attesa del modello elettrico, atteso per la fine dell’anno (e di cui è stato fornito qualche assaggio proprio in occasione del più recente incontro con fleet e procurement manager) prosegue con la gamma conosciuta. A partire dai motori 6 cilindri in linea 3 litri diesel mild hybrid o benzina plug-in, ai V8 a benzina mhev, tutti accomunati dallo stesso cambio Gen4. Analogo alle sorelle minori il criterio di semplificazione della configurazione di modelli, allestimenti introdotto pochi mesi fa, ma in presenza di vette di esclusività ancora superiori per l’ingresso di nuovi pacchetti o dotazioni, a partire da quattro livelli di equipaggiamento – SE, HSE, Autobiography e SV – e da due lunghezze di carrozzeria, la più grande delle quali disponibile anche a sette posti.
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