Ecco tutto quello che bisogna sapere (e fare) per accedere ai contributi
Gli incentivi statali all’acquisto di auto a basse emissioni saranno prenotabili solo tra qualche giorno. Il decreto del presidente del consiglio che ne disciplina l’erogazione, approvato il 6 aprile scorso, sarà infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo dopo la registrazione della Corte dei conti, cosa che richiede un tempo non determinabile a priori (anche se in genere non superiore a 15 giorni). Nel frattempo, può essere utile spiegare, con la formula domanda/risposta, tutto ciò che è utile sapere sugli incentivi 2022. Con l'avvertenza che non esistendo ancora un testo ufficiale - né, tantomeno, un manuale per la gestione delle prenotazioni - alcune procedure applicative potrebbero leggermente cambiare nei prossimi giorni.
Quando si potranno acquistare auto nuove con gli incentivi?
Gli incentivi 2022 riguardano le auto acquistate a partire dalla data di entrata in vigore del Dpcm approvato mercoledì 6 aprile dal governo. Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (anche se per l’effettiva prenotazione dei bonus potrebbe essere necessario qualche altro giorno, necessario per mettere a disposizione delle concessionarie la piattaforma informatica di prenotazione). Attualmente non si conosce la data di pubblicazione del decreto perché il provvedimento deve essere prima registrato dalla Corte dei conti, passaggio che richiede un tempo non determinabile a priori anche se, in genere, non superiore a 15 giorni.
Quando finiranno gli incentivi 2022?
L’iniziativa terminerà ufficialmente il 31 dicembre (data ultima per firmare il contratto d’acquisto e prenotare il bonus), ma il decreto del governo disciplina i contributi per un intero triennio (2022-2024). L’1 gennaio del prossimo anno, dunque, partiranno gli incentivi 2023, che prevedono una diversa distribuzione dei fondi tra le varie tipologie di auto ma importi identici dei vari bonus. Attenzione: ogni anno l’iniziativa si interromperà in anticipo rispetto alla scadenza naturale del 31 dicembre nel caso in cui le somme stanziate su uno specifico fondo dovessero esaurirsi.
Se le somme stanziate su uno specifico fondo dovessero esaurirsi c’è la possibilità di un rifinanziamento?
Sì. Il governo potrà, con un nuovo Dpcm, spostare risorse da un fondo non particolarmente utilizzato a un altro. Non è però scontato che ciò avverrà. Invece, per prevedere fondi aggiuntivi rispetto ai 615 milioni stanziati per il 2022 servirà una specifica legge. Ma è estremamente improbabile che il governo decida di intervenire in questo senso.
Il contratto di acquisto può essere firmato in anticipo rispetto all’entrata in vigore del decreto?
Trattandosi di un atto privato non registrato, nulla vieta di firmare un contratto d’acquisto prima dell’entrata in vigore degli incentivi. L’importante è che la prenotazione del contributo sulla specifica piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico – che comunque prevede l’inserimento dei dettagli del pagamento, acconto compreso con relativo codice di tracciabilità (numero dell’assegno oppure Cro del bonifico oppure A.ID. della ricevuta della carta di credito o del pagamento mediante Pos) - avvenga prima dell’immatricolazione. Solo quando la piattaforma genererà lo specifico codice di prenotazione potrà esservi certezza dell’ottenimento del bonus. Nella pratica, in attesa della pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale si può firmare con la concessionaria una proposta d’acquisto che subordini il suo perfezionamento alla messa a disposizione degli incentivi e alla loro effettiva prenotazione.
Chi mi garantisce, alla firma del contratto, che avrò l’incentivo?
In genere i contributi sono prenotati sulla piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico dal personale che lavora nell’amministrazione della concessionaria, non dal singolo venditore al momento della firma del contratto. Può dunque accadere che tra questo momento e l’effettiva prenotazione i fondi si esauriscano e, quindi, non si possano più ottenere. Per questo motivo è bene subordinare il perfezionamento del contratto d’acquisto all’effettiva prenotazione del contributo prevedendo l’apposizione su di esso del codice di prenotazione.
Quali autovetture possono prendere l’incentivo?
Come nelle tornate precedenti, sono due i parametri che la legge prende a riferimento: le emissioni di anidride carbonica (CO2), che non possono superare i 135 g/km, e il prezzo di listino (accessori compresi ma Iva, Ipt e messa su strada escluse), che non deve superare i 35 mila euro per le auto della fascia 0-20 g/km di CO2, i 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km e i 35 mila euro per la fascia 61-135 g/km.
Chi mi garantisce che l'auto che sto acquistando rientra nei limiti di emissioni che danno accesso all'incentivo?
In caso di allestimenti standard il problema non si pone perché il dato in possesso del venditore è quello di omologazione ed è noto a priori a tutti. Nel caso in cui, invece, si inseriscano nel preventivo accessori a richiesta che hanno un impatto diretto sui consumi - come cerchi di dimensioni diverse e cambio automatico - le emissioni del singolo esemplare, che sono direttamente proporzionali ai consumi di carburante, possono aumentare e far perdere, in alcune situazioni limite, il contributo. Queste informazioni, tuttavia, sono contenute nelle circolari delle Case, di cui ogni venditore è in possesso e che è tenuto di volta in volta a controllare. Insomma, il venditore deve verificare attentamente, prima di sottoporre il contratto alla firma del cliente, che la personalizzazione non impatti sulle emissioni. In ogni caso è bene far inserire nel contratto una specifica clausola che subordini l'acquisto all'effettiva erogazione dell'incentivo statale.
La rottamazione è sempre obbligatoria?
No. È obbligatoria solo se vogliono acquistare macchine ibride e termiche con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. Per chi intende acquistare vetture elettriche (0-20 g/km) e ibride plug-in (21-60 g/km) la rottamazione non è obbligatoria. In queste due situazioni, però, chi ha un’auto da rottamare può ottenere 2 mila euro in più.
A quanto ammontano gli incentivi sulle autovetture?
Dipende dalle emissioni di anidride carbonica e dalla presenza di un’auto da rottamare. Lo schema è il seguente:
Senza rottamazione
- 0-20 g/km CO2: 3 mila euro
- 21-60 g/km: 2 mila euro
Con rottamazione
- 0-20 g/km: 5 mila euro
- 21-60 g/km: 4 mila euro
- 61-135 g/km: 2 mila euro
Quali macchine devono essere rottamate?
La legge ammette alla rottamazione le auto di classe inferiore a Euro 5. Quindi Euro 0, 1, 2, 3 e 4. La classe ambientale di tutte le vetture in circolazione può essere verificata sul portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it), il sito web del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, nella sezione “servizi online” alla pagina “verifica classe ambientale veicolo”. Attenzione: la macchina da rottamare deve essere intestata da almeno 12 mesi alla persona fisica che acquista quella nuova o a un suo familiare convivente.
La nuova auto può essere intestata a una persona diversa da quella a cui è intestata la vettura da rottamare?
Sì, ma solo se le due persone sono conviventi e tale situazione risulta dallo stato di famiglia.
L’incentivo vale anche per le versioni autocarro delle vetture?
Per i veicoli di categoria N1 ad alimentazione esclusivamente elettrica sono stati previsti contributi specifici: 4 mila euro per quelli fino a 1,5 tonnellate e 6 mila euro per quelli fino a 3,5 tonnellate. Per gli autocarri elettrici più pesanti, gli N2, ci sono contributi che vanno da 12 mila euro (fino a 7 tonnellate) a 14 mila euro (sopra 7 tonnellate e fino a 14 tonnellate). Ogni altro veicolo N1 è escluso dagli incentivi.
Qualche settimana fa ho firmato un contratto d’acquisto per un’auto che sarà consegnata a luglio. C’è un modo per ottenere l’incentivo?
Sì. Nulla vieta alle parti di stracciare un contratto, che non è un atto pubblico registrato, e di firmarne uno nuovo per lo stesso veicolo. A condizione, ovviamente, che l'auto non sia ancora immatricolata. Quindi, se la concessionaria è d'accordo (e non è detto che lo sia, per esempio perché l'annullamento di un contratto firmato potrebbe impattare negativamente su eventuali "obiettivi" di vendite raggiunti in quel mese non più modificabili ex post) è possibile farlo. Ovviamente il nuovo contratto non potrà che essere stipulato alle condizioni (prezzo di listino, sconto, tassi d'interesse dell'eventuale finanziamento eccetera) esistenti al momento della "nuova" firma.
C’è un limite di tempo per l’immatricolazione della nuova auto?
Sì. La vettura acquistata con gli incentivi deve essere immatricolata entro 180 giorni dalla prenotazione del contributo sulla piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico. Le Case, tuttavia, hanno chiesto al governo di allungare questo termine a causa dei tempi di consegna dei veicoli ordinati, non sempre, soprattutto per le auto della fascia 21-60 g/km, inferiori a 180 giorni.
L’auto può essere intestata a un libero professionista?
Sì. Nulla vieta a un libero professionista di acquistare una vettura con gli incentivi, a condizione che la vettura sia intestata alla persona fisica. La legge, infatti, vieta l’intestazione a persone giuridiche. Questo divieto ha una sola eccezione: le imprese che operano nel car sharing, ma solo se acquistano auto elettriche o plug-in e a condizione che le tengano in flotta almeno 24 mesi.
L’auto può essere acquistata con un finanziamento?
Sì. La legge non disciplina – e quindi non vieta e non ammette esplicitamente - le modalità di pagamento della vettura.
La macchina può essere acquistata in leasing?
Sì. Il leasing finanziario non è escluso.
L’auto può essere acquistata con la formula del noleggio a lungo termine?
No. Nel noleggio a lungo termine la vettura è intestata alla società di noleggio che - per un tempo predeterminato e per una percorrenza prestabilita - la concede in uso al proprio cliente in cambio di un canone fisso mensile. Dato che dagli incentivi sono escluse le imprese, ne consegue che ne sono esclusi anche i privati intenzionati ad acquisire la vettura con la formula del noleggio a lungo termine da un'impresa specializzata nel noleggio.
Le chilometri zero possono prendere l’incentivo?
No. Le chilometri zero, pur non avendo mai circolato, sono auto già immatricolate. Non solo. Oltre a non essere più nuove dal punto di vista amministrativo, sono intestate alle concessionarie o alle Case, a cui è impedito l’accesso al bonus statale.
Posso dare in permuta un’auto non rottamabile, per esempio Euro 5, e ottenere comunque l’incentivo?
Sì. La rottamazione di una vettura fino a Euro 4 è obbligatoria solo per acquistare con l’incentivo statale auto con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km. Nelle altre due fasce (0-20 e 21-60 g/km) la rottamazione non è obbligatoria e quindi il dealer può accettare un’auto in permuta e aggiungere la sua valutazione all’incentivo statale (e all'eventuale sconto) e detrarre questa somma dal prezzo di listino. È evidente che laddove il valore dell’auto rottamabile, considerando le spese di gestione dell’usato, fosse superiore ai 2 mila euro del contributo statale, converrebbe rinunciare all’incentivo e optare per la permuta. In tutte le situazioni, anche nella fascia 61-135 g/km.
Posso dare in permuta un’auto rottamabile che vale più dei 2 mila euro del bonus statale e prendere comunque l’incentivo?
Sì, ma solo se si acquista una macchina con emissioni di anidride carbonica fino a 20 g/Km oppure nella fascia 21-60 g/km, le uniche due situazioni in cui la rottamazione non è obbligatoria.
L’incentivo si può ottenere anche senza lo sconto della concessionaria?
Sì. Al contrario di quanto accaduto in passato, l’erogazione dell’incentivo statale non è vincolata alla concessione di uno sconto della concessionaria. Che, dunque, è libera di offrirlo oppure no senza per questo escludere la vettura dal bonus. Insomma, l’eventuale sconto della Casa o della concessionaria si aggiunge all’incentivo statale. Tuttavia, alcuni dealer e alcune Case, come più volte abbiamo dimostrato con le nostre inchieste sul campo, tendono ad approfittare dell’iniziativa statale per ridurre lo sconto che avrebbero offerto in assenza di incentivi. Per questo motivo suggeriamo di farsi fare più preventivi e scegliere il dealer che offre le condizioni complessivamente migliori. Attenzione, però, le campagne delle Case sono mensili e, quindi, le scontistiche possono cambiare di mese in mese. In ogni caso lo sconto è una libera iniziativa commerciale e può non essere previsto.
Che cosa succede se finiscono i fondi? C’è una lista d’attesa?
Come noto, i fondi stanziati dal governo non sono illimitati, anzi. Per il 2022 sono disponibili, complessivamente, 615 milioni di euro così ripartiti: 220 milioni alla fascia 0-20, 225 alla fascia 21-60 g/km e 170 alla fascia 61-135 g/km. La disponibilità di fondi potrà essere monitorata in tempo reale sul sito http://ecobonus.mise.gov.it non appena saranno aperte le prenotazioni. I dealer potranno prenotare il contributo solo fino a quando i fondi risulteranno disponibili. Quando la dotazione finirà, il sistema bloccherà le successive prenotazioni. Eventuali nuove prenotazioni potranno essere inserite nel sistema solo se quelle precedentemente accettate saranno cancellate ma solo in quel momento.
Il tetto al prezzo di listino comprende gli accessori?
Sì. La legge fa esplicitamente riferimento al prezzo di listino della Casa accessori compresi.
Posso usufruire dell’incentivo con un’auto appena demolita in seguito a un incidente?
No, se l’auto è già stata consegnata a un centro demolizioni, e quindi radiata dal Pra, non è più possibile sfruttare la rottamazione. Il numero di targa della vettura da rottamare, infatti, deve essere inserito nella piattaforma informatica del ministero dello Sviluppo economico e solo la presenza di quella sigla nei registri pubblici consente al sistema di andare avanti con la prenotazione dell’incentivo abbinato alla demolizione.
L’auto da rottamare deve essere consegnata alla concessionaria?
La legge non lo prevede esplicitamente, ma il dealer deve inserire nel sistema di prenotazione dei contributi statali tutti i dati della vettura da rottamare e allegare i relativi documenti (carta di circolazione, foglio complementare o certificato di proprietà, richiesta di cancellazione per demolizione, documento di presa in carico del veicolo usato da parte del demolitore). L’unica condizione è che la macchina sia effettivamente rottamata, cioè consegnata - a cura del proprietario o a cura del dealer - a un centro demolizioni autorizzato e da questi radiata entro 30 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo.
La prenotazione del contributo garantisce l’erogazione dell’incentivo?
Sì, a condizione che siano rispettati i termini previsti dalla legge, ossia l'immatricolazione della nuova auto entro i successivi 180 giorni di calendario (ma questo termine potrebbe aumentare per decisione del governo nelle prossime settimane).
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