No, il V8 in posizione centrale non è una ricetta tecnica abituale della Peugeot. La Concept Onyx ha tutte le carte in regola per essere una delle vetture più sorprendenti del Salone di Parigi. "Creata da appassionati che hanno tratto ispirazione dal mondo delle corse": così la Casa francese descrive il suo ultimo prototipo. Riguardo la Onyx sarebbe più corretto parlare di una vera e propria famiglia di concept, dato che la supercar sarà accompagnata da altri due prototipi, l'Onyx Scooter e la Onyx Bike.
Materiali pregiati. Caratterizzata da alcune parti della carrozzeria lavorate artigianalmente partendo da una lastra di rame, la Onyx fa della naturalezza delle materie prime uno dei suoi punti di forza: il metallo della carrozzeria non è stato trattato, se non con la lucidatura superficiale che gli ha conferito un caratteristico aspetto specchiato. Invecchiando, il materiale cambierà aspetto, assumendo la sua caratteristica patina. Al contrario, le parti in fibra di carbonio sono state verniciate in nero opaco.
600 CV sotto al cofano. Molti i tratti caratteristici della linea, come la doppia gobba del tetto e gli "archi" di sostegno del padiglione trasparente (un doppio, dichiarato omaggio alla RCZ) o l'aspetto dei gruppi ottici posteriori. La Onyx ha un Cx di 0,30 e una scocca in fibra di carbonio realizzata con il contributo di Peugeot Sport, che pesa solo 100 kg. Anche il motore porta nei geni l'esperienza delle corse: il V8 è un 3.7 HDi ibrido, e le stesse sospensioni (a doppi triangoli sovrapposti) della Onyx devono molto a quelle della 908 da gara. Raffreddato tramite due prese Naca sul tetto, l'otto cilindri eroga 600 CV e li trasmette alle ruote posteriori attraverso un cambio sequenziale a sei marce.
Dna sportivo. Anche il resto della carta d'identità denuncia le ascendenze sportive della concept: 1.100 kg di peso, 220 cm di larghezza e 113 d'altezza, per 465 di lunghezza. Il motore elettrico della Onyx, supportato da un pacco batterie agli ioni di litio e dal sistema di recupero d'energia, eroga altri 80 CV, disponibili in fase di boost per ottenere accelerazioni ancora più rapide. A livello aerodinamico, vanno segnalati il fondo piatto in fibra di carbonio e lo spoiler che fuoriesce alle alte velocità per aumentare la stabilità del retrotreno. La frenata è garantita dall'impianto con dischi carboceramici, da 380 mm davanti e da 355 dietro.
Abitacolo.Le porte della Onyx si aprono con un meccanismo "a pantografo" dando accesso a un abitacolo che riprende la filosofia "minimalista" degli esterni, facendo uso di materiali non trattati e lasciati a vista. Gli interni sono realizzati in un pezzo unico di feltro (completamente riciclabile) compresso e sagomato sulla struttura in carbonio, che svolge contemporaneamente le funzioni di isolamento acustico e termico, piano di fondo, plancia, padiglione e sedili, imbottiti all'interno con schiuma.
Strumenti all'avanguardia. A bordo spiccano inoltre il volante e il tunnel in fibra di carbonio, i comandi in alluminio e soprattutto il cosiddetto Newspaper Wood, realizzato con giornali usati, assemblati e compressi. Il suggestivo insieme è completato dalla strumentazione con head-up display, dai comandi di ispirazione aeronautica sul padiglione, dove si trova anche il pulsante d'avviamento del motore e la "lama" dove vengono visualizzate le immagini delle retrocamere.
Fabio Sciarra
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