La Genesis prosegue il proprio percorso di sviluppo del design e svela al Salone di New York la X Speedium Coupé. Il prototipo riprende il discorso aperto con la X Concept, immaginando una sorta di variante fastback due porte caratterizzata dal medesimo dna. Come per il modello precedente, non sono state fornite immagini degli interni né dati tecnici. Tutte le risorse sono state assegnate al team di design di Luke Donckerwolke.
Il frontale si evolve con i Led e la mascherina chiusa. Il nome Speedium deriva a un circuito coreano, mentre la tinta esterna Inje Green è stata ideata pensando ai boschi che si trovano proprio nella zona del tracciato. Rispetto alla X Concept, il frontale della vettura è stato totalmente rivisto eliminando la griglia e allungando i Led verso il basso. Le prese d'aria, dunque, sono state ridotte notevolmente, ma rimane lo stilema della mascherina con la punta rivolta verso il basso che potrebbe anticipare un elemento di riconoscimento per le future elettriche del brand premium.
Coda fastback con ispirazioni classiche. La coda si allunga ed è caratterizzata da un motivo grafico presente anche sulla X Concept. Si notano poi un elemento che interrompe la vetratura laterale e un grande lunotto che termina con un profilo aerodinamico fisso. I cerchi di lega, dal design elaborato, sono inediti, mentre i gruppi ottici sdoppiati che si spingono fin sulle fiancate sono gli stessi che troviamo oggi sui modelli di serie del marchio premium coreano. Dettagli come i parafanghi bombati, le nervature sul tetto e sul cofano e lo stesso alettone molto inclinato sulla coda sembrano richiamare all'epoca classica delle sportive, così come le proporzioni generali dell'auto, che ha un muso lungo. Tuttavia, la X Speedium è una elettrica pura: la forma è dunque un vezzo stilistico e non una necessità di carattere tecnico.
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