Un mercoledì 3 settembre movimentato in provincia di Catanzaro: la Procura ha sequestrato i sistemi elettronici di rilevamento targhe, impiegati in numerosi Comuni della fascia ionica per sanzionare gli automobilisti in base al Codice della Strada. L’azione - eseguita da Polizia di Stato, Polstrada, Guardia di finanza col supporto di Vigili del fuoco e Anas - è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari. Requisiti anche i bilanci comunali per verificare un possibile uso improprio dei proventi delle multe. Non resta che attendere se verranno accertate eventuali responsabilità a carico degli enti coinvolti.
Reazioni online. L’intervento delle Forze dell’ordine ha scatenato una ridda di ipotesi nei social, con molti utenti che si sono accaniti contro il Targa System. Vediamo di capirci di più con l’aiuto di Antonio D’Agostino, dirigente sindacale Cisl Polizia Locale, e fra i pionieri di questo tipo di tecnologie: dal 2014, ha contribuito a implementare le strumentazioni che abbinano fotocamere con un’ottica di alta qualità a un software di lettura tramite Ocr delle targhe. Congegni in grado di fotografare i transiti e interrogare i database della Motorizzazione, restituendo il dato relativo a copertura assicurativa e revisione.
Su cosa si indaga. Anzitutto, le telecamere di rilevamento targhe possono essere di vario genere: vengono impropriamente chiamate tutte Targa System, uno dei dispositivi più diffusi. Un po’ come se tutte le auto venissero definite Fiat Panda. I vari apparecchi si limitano a fare il proprio dovere in base ai paletti imposti dalla legge: la Procura si è mossa perché qualcosa potrebbe non quadrare nel mondo in cui l’amministrazione li ha utilizzati.
Divieto di sosta. Sembra che i Comuni impiegassero gli “occhi elettronici” per sanzionare le auto in divieto di sosta (doppia fila, posto invalidi e altro) con “multe a strascico”: una telecamera su un’auto della Polizia Locale in movimento riprendeva le vetture parcheggiate irregolarmente. E fin qui, nessun illecito. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che gli agenti non cercassero i trasgressori da sanzionare, ma recapitassero le contravvenzioni a domicilio senza verificare l’eventuale presenza dei guidatori nei paraggi: vietato.
Assicurazione e revisione. Pare inoltre che i Comuni utilizzassero solo i sistemi elettronici per verificare se le auto circolanti fossero in regola con assicurazione RCA e revisione periodica: operazione lecita se le pattuglie sono sul posto ed effettuano la contestazione immediata. Gli enti locali, senza il fermo dell’auto da parte della Polizia Locale previsto dal Codice della strada (articoli 200 e 201), e senza dimostrare adeguatamente il motivo della mancata contestazione immediata, avrebbero inviato a casa dei proprietari delle vetture non in regola (contestazione differita) l’invito a presentare la documentazione, per poi appioppare eventuali verbali: vietato.
La regola chiave. “Nei casi di impossibilità della contestazione immediata (l’impegno in altre operazioni), l’utilizzo del dispositivo serve solo per documentare il transito di un veicolo che potrebbe non essere in regola: l’accertamento viene effettuato da un operatore in un momento successivo”, spiega D’Agostino.
Per difendersi. Immaginiamo che un automobilista riceva a casa una multa per divieto di sosta rilevata da una telecamera. Come può sapere se la contravvenzione è regolare? “Premesso che la maggior parte dei Comuni fa un uso corretto di quei dispositivi (vedi Roma col Cerbero), occorre verificare tre cose nel verbale”, risponde D’Agostino. “Uno: gli accertatori hanno indicato la propria presenza nell’esatto momento del transito (luogo, data, ora)? Due: è chiaro il motivo della mancata contestazione immediata, come un impegno in un’altra attività? Tre: quell’attività è specificata in modo preciso e circostanziato?”. Se anche una sola risposta è negativa, risultano alte le probabilità che la sanzione venga annullata dopo un ricorso.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it