La Thema è un' auto che non riesce a invecchiare, né a perdere fascino: questo lo ritroviamo anche in scala nelle varie versioni proposte sul mercato nel corso degli anni. Le due versioni che "proviamo", realizzate dall'italiana Mitica in scala 1:18, si distinguono sul mercato per due fattori: da un lato l'economicità, con un costo "popolare" fissato a meno di 90 euro; dall'altro, le parti mobili, come l'apertura delle portiere e le ruote sterzanti.
Per istinto, andiamo a cercare immediatamente uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti su entrambe le versioni, l'alettone a scomparsa, un dettaglio apprezzabile per dimensioni e proporzioni. Sempre in coda, l'occhio è rapito dal logo 8.32 su fondo giallo applicato alla giusta altezza, sul lato destro del baule, logo che troviamo replicato anche sulla calandra e sui fianchi (solo sulla prima serie). I gruppi ottici posteriori sono ben dimensionati, cromaticamente prevale maggiormente il rosso, meno evidente la parte ambrata dedicata agli indicatori di direzione, quelli frontali offrono un buon dettaglio specialmente sulle righe di rifrazione, caratteristica scomparsa nelle auto di oggi.
La valutazione di un modello apribile, in metallo, tiene in considerazione due aspetti, la precisione delle aperture e la tolleranza delle fughe a modello chiuso: un compromesso di stile, quest'ultimo, da accettare per chi colleziona modelli apribili. In entrambi i casi, il giudizio è positivo. aprendo le portiere si può ispezionare in maniera più accurata l'interno, percependo l'abitabilità offerta dall'auto e l'ottimo compromesso studiato da Lancia per mixare confort e sportività. Considerata l'economicità i dettagli interni non mancano, sedili cruscotto e volante sono posizionati correttamente, bene anche le grafiche della strumentazione. Cerchi e gomme sono di buona fattura e le anteriori, sterzanti, permettono un'esposizione semi-dinamica.
Tra la prima e la seconda versione della Thema 8.32 furono modificati e inseriti oltre 1.000 componenti: tutto questo, ovviamente, non sarebbe possibile in scala, il modellismo è "sintesi" e si limita a riprodurre forme e dettagli principali. Dedicate a collezionisti con ampie scuderie, Mitica riprende il concetto bruscamente interrotto dall'allora italiana Burago che ha instradato, grazie all'economicità dei propri modelli, molti di noi al collezionismo, partendo proprio dalle auto più iconiche circolanti sulle nostre strade.
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