Non tutte le utilitarie hanno avuto l’onore di vestirsi da manifesto pubblicitario di se stesse. La Fiat 127 sì, perché nel 1972 si portò a casa il titolo di Auto dell’Anno e a Torino decisero che non bastava aver conquistato l’oro: bisognava scriverlo a lettere cubitali, in tutte le lingue, direttamente sulla carrozzeria. A oltre 50 anni di distanza, la memoria di quel trionfo che ne sanciva la modernità tecnica e il successo commerciale rivive in scala 1:43 grazie all’italiana Brumm e all’estro del patron Tatarletti, che ha realizzato un modellino celebrativo davvero particolare.

Si tratta di un’edizione limitata a soli 200 esemplari numerati, un piccolo gioiello da collezione che riproduce la compatta torinese in una livrea celebrativa, lontana dalla sobrietà sabauda, coperta di scritte multicolori che urlano il trionfo in tutte le lingue: “Car of the Year”, “Voiture de l’Année”, “Automobile dell’Anno” nello stile pop dell’epoca.

La fedeltà del modellino è quella tipica di Brumm: proporzioni corrette e interni resi con semplicità, ma grande coerenza. Un dettaglio curioso e inaspettato è la piccola figura di un uomo inginocchiato, intento applicare le scritte colorate sulla fiancata: un tocco in più che unito a una confezione elegante con apertura magnetica e numerazione progressiva di tiratura, trasforma il modello in un vero e proprio oggetto celebrativo. E, se vogliamo dirla tutta, anche nel ricordo di quando l’Italia sapeva ancora inventare un’utilitaria capace di vincere il titolo di regina d’Europa. La 127 di Brumm si trova nei negozi più specializzati attorno ai 70 euro: 200 pezzi non sono molti ed è facile prevedere una sua rivalutazione in tempi brevi.
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