Ridurre i consumi e di conseguenza le emissioni di CO2 è una priorità per tutte le Case, anche e soprattutto in vista delle future restrizioni sugli agenti inquinanti imposte dall'Unione Europea. I costruttori, però, affrontano in maniera differente il problema. Alcuni, come per esempio Opel con le versioni EcoFLEX e Seat con le Ecomotive, decidono di creare una variante "ecologica" dei modelli più diffusi, dotata di motori meno assetati, carrozzeria alleggerita, cambio con marce allungate e sottoscocca carenato.

Un'altra via è quella intrapresa da BMW, che per non smentire la sua fama di marchio sportivo preferisce non intaccare le prestazioni, ma recuperare energia, e non su un solo modello bensì sull'intera gamma. Le soluzioni adottate dalla Casa bavarese - proposte di serie - sono diverse e possono essere combinate fra loro in maniera differente a seconda delle caratteristiche dell'auto: innanzitutto l'adozione di motori altamente efficienti e di materiali leggeri per la scocca e poi la rigenerazione dell'energia in frenata, la funzione stop & start, l'indicatore del punto ottimale di cambiata e l'utilizzo di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento.

Proprio per diffondere questa nuova filosofia, battezzata "EfficientDynamics", BMW ha organizzato un viaggio da Venezia a Capo Nord a bordo di alcune delle sue auto più "pulite", quelle (e sono 23) che emettono meno di 140 g/km di CO2. Noi vi abbiamo partecipato fino a Berlino, percorrendo 1100 km a bordo della 123d, vale a dire la Serie 1 equipaggiata con il nuovo, potente quattro cilindri turbodiesel di 2.0 litri da 204 CV e 138 g/km di CO2.

Questo ci ha permesso di toccare con mano la validità della strada intrapresa da BMW: la 123d si è rivelata un'auto scattante e sportiva (anche nell'assetto), il motore è flessibile e i consumi sono contenuti, sui 16 km con un litro. Un risultato che si ottiene grazie a una guida attenta a "velocità Codice". Ma anche "spingendo" un po' di più, sulle autostrade tedesche senza limiti, i consumi non diventano proibitivi.

Al Salone di Parigi di ottobre, la tecnologia "EfficientDynamics" sarà estesa anche alla nuova Serie 7. Prossimamente, la Casa bavarese allargherà la funzione stop & start anche ai motori a sei cilindri e alle versioni con il cambio automatico. Più a lungo termine, BMW punta allo sviluppo di auto ibride e, non prima del 2030, di quelle a idrogeno. Gas che sarà prodotto attraverso fonti rinnovabili, come l'energia solare: non a caso, una delle tappe del viaggio verso Capo Nord è stato il Solar Park di Mühlhausen (nella terza foto), 150.000 metri quadrati di pannelli della capacità complessiva di 6,3 MW.

Secondo BMW, infatti, l'efficienza ecologica non si ottiene solo agendo sulle auto: l'impegno è anche quello di migliorare il processo di produzione, i sistemi di riciclaggio e la sostenibilità della filiera dell'energia.