Che fosse nell’aria da qualche tempo, lo si può dire. Ma la scontata battuta non esime dal constatare con amarezza come la demagogia della politica abbia ancora una volta preso il sopravvento sulla ragione. La dissennata prassi persecutoria nei confronti del diesel ha infatti spinto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, a estendere per il 14, 15 e 16 gennaio il blocco della circolazione nella cosiddetta Fascia verde alle auto diesel Euro 6. Una scelta incomprensibile.
Un autogol. Il provvedimento (attivo negli orari 7.30-10.30 e 16.30-20.30, cioè quelli che interessano soprattutto i lavoratori) non tiene minimamente conto dei livelli di emissioni delle più recenti auto a gasolio (accomunate a quelle più obsolete), facendo strame degli sforzi di progettisti, costruttori e proprietari per realizzare, vendere e possedere un’auto allo stato dell’arte in fatto di efficienza e riduzione dell’impatto ambientale. La furia della sindaca Raggi, che già in passato si è ampiamente espressa in favore dello sterminio di questa stirpe d’inquinatori, non si arresta neanche davanti all’evidenza dei fatti, tecnici e no, in una città dove circolano autobus a dir poco obsoleti e dotati di una spiccata tendenza a prendere fuoco. Col risultato paradossale d’indurre i suoi concittadini ad acquistare sempre meno auto a gasolio di nuova generazione e conseguentemente di aumentare, con la maggiore diffusione di quelle a benzina, le emissioni di CO2. Senza contare che gran parte del particolato viene emesso anche dagli impianti di riscaldamento degli edifici che, pur essendo sottoposti a limitazioni, spesso non vengono effettivamente controllati. Un errore marchiano, perché secondo il XIV Rapporto Qualità dell'ambiente urbano dell'Ispra, focalizzato sulle fonti di inquinamento, nel 2015 a Roma le caldaie hanno generato 3.105 tonnellate di Pm10, contro le 1.021 tonnellate del trasporto su strada. L’ambiente, sentitamente, ringrazierà.
Il blocco nel dettaglio. Per l'amministrazione capitolina, l'ordinanza sarebbe dunque giustificata dagli "elevati livelli di inquinamento da Pm10 (superiori a 50 μg/m3) rilevati dalla rete di monitoraggio urbana e validati dall'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale". Come detto, la limitazione alla circolazione sarà applicata nelle due fasce orarie, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 e coinvolgerà tutti i veicoli alimentati a gasolio, comprese le più recenti vetture di nuova immatricolazione. Il provvedimento ha disposto il prolungamento delle limitazioni alla circolazione già in vigore nelle giornate del 12 e del 13 gennaio 2020, durante le quali è stato imposto il blocco dalle 7.30 alle 20.30 per tutte le vetture benzina Euro 2 e precedenti, oltre che dei ciclomotori e dei motoveicoli Euro 0 e 1. Lo stop comprende la Ztl "Fascia Verde" e, conseguentemente, anche la Ztl "Anello Ferroviario" e la Ztl "Centro Storico".
Le domeniche ecologiche. Lo scorso 3 dicembre il Comune ha annunciato anche le date delle domeniche ecologiche con blocco totale del traffico all'interno della Ztl "Fascia Verde". Il primo appuntamento è fissato per il 19 gennaio, mentre le domeniche successive sono quelle del 9 e 23 febbraio più il 29 marzo. Durante queste giornate, le cui date sono state fissate analizzando le statistiche sull'andamento metereologico e tenendo conto di festività religiose e grandi eventi sportivi, è previsto un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico.
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