Ionity ha presentato un nuovo piano tariffario che prevede il pagamento delle ricariche in base ai kWh erogati dalla colonnina. A partire dal 31 gennaio, infatti, i clienti non in possesso di un abbonamento dovranno pagare 0,79 euro per ogni kWh ricaricato. Per chi utilizza poco la propria auto a zero emissioni, soprattutto in autostrada, questo nuovo sistema di calcolo potrebbe portare a un lieve risparmio rispetto alla tariffazione flat, ma per chi percorre molti chilometri il costo di una ricarica potrebbe superare quello di un pieno di carburante.
Elettrico contro termico. Fermo restando che le colonnie fast sono pensate principalmente per i viaggi e non per l'utilizzo quotidiano, in cui le soluzioni di ricarica domestica la fanno da padrone, possiamo azzardare un confronto tra l'endotermico e l'elettrico prendendo a esempio due versioni della Hyundai Kona, una a gasolio e una a batteria. Tenendo presente i dati dichiarati dalla Casa, per ripristinare l'autonomia dell'accumulatore da 64 kWh alle colonnine da 350 kW (la coreana supporta al massimo 100 kW), il pieno potrebbe arrivare a costare 50,56 euro. Questo, ovviamente, assumendo teoricamente che la carica residua sia nulla e che non vi siano limitazioni di protezione alle celle per la quantità di elettricità da immagazzinare. Per riempire il serbatoio della 1.6 CRDi da 136 CV, invece, servono 45 litri di gasolio, che, moltiplicati per l'attuale prezzo medio applicato in Italia (1,49 euro/l, fonte Global petrol prices), portano il costo a 67,05 euro per circa 830 km. Con una Kona EV ricaricata dalla rete Ionity, il costo è di poco più di 50 euro per un "pieno" e 482 km di autonomia: di contro, per la medesima percorrenza, la sorella diesel potrebbe accontentarsi di meno di 39 euro. Vale la pena ricordare che in Italia Enel X (partner di Ionity per la costruzione delle stazioni) applica una tariffa di 0,50 euro per kWh per le colonnine da 50 kW: in questo caso, il costo della ricarica della Kona scende a 32 euro, anche se a fronte di tempi ben più lunghi. Ricordiamo, infine, che i 350 kW non sono ancora raggiungibili da nessun modello in commercio: vari modelli arrivano a 100 kW, mentre i 150 sono, per ora, una prerogativa dell'Audi e-tron e solo la Porsche Taycan va oltre, raggiungendo i 270 kW.
In arrivo nuovi piani flat. Per accedere alla rete di 200 colonnine di Ionity, che presto sarà ampliata con altri 300 punti di ricarica, i clienti potranno però sottoscrivere degli abbonamenti variabili a seconda del marchio dell'auto. Presto, infatti, i vari costruttori che partecipano alla joint venture dovrebbero lanciare nuovi piani di ricarica per servizi come Audi e-tron Charging Service, BMW ChargeNow, Mercedes me Charge, Porsche Charging Service e Volkswagen WeCharge. Secondo Ionity, entro la fine di quest'anno la rete di ricarica coprirà 24 diversi Paesi europei e sarà caratterizzata dall'utilizzo di sole energie rinnovabili.
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