Promotor International, la società organizzatrice del Motor Show già di Alfredo Cazzola e ora appartenente al gruppo francese GL Events, ha indetto per domani alle 14 una conferenza stampa a Bologna. C'è molta attesa per gli aggiornamenti che verranno dati in merito all'edizione 2009 della più grande rassegna motoristica italiana, messa seriamente a rischio dalla defezione delle case automobilistiche.
Dopo il Gruppo Fiat, infatti, altri costruttori hanno rinunciato a essere presenti alla Fiera di Bologna: a BMW, Renault, Gruppo Volkswagen, Honda, Nissan, Toyota e Suzuki si è aggiunta recentemente la Ford. A questo punto, se la manifestazione dovesse essere comunque organizzata, perderebbe il suo carattere espositivo, puntando prevalentemente su gare ed esibizioni dinamiche e recuperando in questo modo lo spirito originario.
A insistere sull'importanza dell'evento sono anche gli amministratori locali, preoccupati per la ricaduta economica che l'annullamento avrebbe per Bologna e l'intera regione: stime attribuite a un centro ricerche dell'Università Bocconi di Milano parlano di un giro d'affari nell'ordine dei 100-120 milioni di euro, calcolato tenendo conto delle cifre spese da visitatori e addetti ai lavori tra mezzi di trasporto, alberghi, ristoranti, servizi di vario genere.
"Sarebbe una sorpresa", ha dichiarato l'assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, "se si scoprisse che fra qualche mese ci sarà un Motor Show con la Fiat da qualche altra parte". A Milano, per esempio, dove da tempo si parla di un interessamento dell'ente che gestisce la nuova Fiera di Rho-Pero a una possibile manifestazione motoristica.
Il nostro speciale sul Motor Show 2008
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