Per contrastare il calo del consumo di carburanti, che in Italia nei primi 11 mesi del 2012 in ha registrato una diminuzione pesantissima (-10%), l'Eni corre ai ripari e lancia una nuova campagna. La formula punta tutto sulle carte fedeltà, rinnovate e trasformate in strumenti di pagamento, che riconoscono sconti sul rifornimento a chi le utilizza. Realizzate in collaborazione con Mastercard e CartaSì, le nuove tessere you&eni consentono di accumulare punti sia con le spese effettuate presso i distributori Eni, sia con gli acquisti di tutti i giorni. A ogni spesa si guadagnano punti, che poi si tramutano in sconti sul rifornimento. Con un pieno di 40 litri, per esempio, si accumulano punti pari a 5 euro di sconto, che corrispondono a una riduzione di 12,5 centesimi al litro. Per chi sottoscrive un contratto per la fornitura di gas e luce, poi, lo sconto sale fino a 20 centesimi al litro. Ai punti ottenuti nelle stazioni di servizio, inoltre, si aggiungono quelli accumulati usando la you&eni come qualsiasi carta di pagamento: per ogni tre euro di spesa si riceve un punto.
Tecnologia contactless. Le card funzionano con la tecnologia di sicurezza contactless: hanno all'interno una trasmittente che permette di effettuare le transazioni appoggiando la tessera sul terminale Pos, senza mai separarsene. Sono disponibili in versione prepagata, ricaricabile on line, ai bancomat e nelle ricevitorie, oppure in versione carta di credito, collegata a conto corrente: quest'ultima è gratuita per il primo anno e lo resta se il titolare effettua almeno 1.000 euro di spesa in 12 mesi. La carta prepagata c'è anche nella formula Young, per i giovani tra i 14 ai 24 anni, che dà diritto al 50% di punti in più.
Meno contanti. In Italia oggi il 77 % degli acquisti di carburante viene effettuato in contanti, contro il 30% della Francia. Questo comporta problemi di sicurezza, con rischi di rapine e furti, implica costi elevati per la prevenzione dei reati, oltre a favorire l'evasione fiscale. Così, dopo aver incoraggiato gli italiani a usare il self service, l'Eni cerca di convincerli a utilizzare di più le carte di credito.
Commissioni e proteste. Intanto, dopo lo sciopero del 12 e 13 dicembre, non si placano le proteste dei benzinai. Una delle motivazioni che hanno spinto alla serrata è relativa proprio alle commissioni sull'acquisto di carburanti con le carte di credito. I gestori degli impianti, infatti, lamentano l'aggravio dei costi che sarebbe imposto loro dalle banche sotto forma di nuovi e più salati canoni di abbonamento per l'attivazione dei Pos, dopo che il pagamento delle commissioni per i consumatori, così come per i gestori, è stato abolito per gli importi fino a 100 euro.
Redazione online
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