Dov’è la XC40, il modello del momento, allo stand della Volvo? Non c’è. E la ragione è molto semplice: disponendo sin qui di un solo esemplare della vettura (le cui consegne inizieranno non subito, ma nel mese di marzo), la filiale italiana ha preferito “prestarlo” alla mostra che raggruppa le sette vetture finaliste del premio Auto dell’anno. Dunque c’è, la XC40, in versione T5 e livrea bianca con il padiglione nero: bisogna giusto avere l’avvertenza di andarsela a cercare a poche decine di metri dallo spazio espositivo della Volvo. Entrambi, lo spazio istituzionale e quello di Car of the Year, sono infatti al padiglione 25. Un’ulteriore enclave Volvo è infine ospitata nel vicino padiglione 21, quello delle auto classiche, dove sono schierate una PV544, una P122 e una 850 R, tutte in allestimento da gara.
Tre auto, un motore. Ma torniamo all’attualità: pur priva della Suv compatta che sta per arrivare sul nostro mercato, la Volvo si racconta nello stand di casa (è una pura coincidenza, ma la Volvo Car Italia ha sempre avuto sede a Bologna) con una selezione della propria gamma, concentrata sui modelli presentati più di recente: XC60, XC90 e V90. Tutt'e tre – sia le Suv media e full-size, sia la grande station wagon – nascono sulla piattaforma modulare Spa (Scalable platform architecture) e dispongono di una vasta gamma motori o, sarebbe forse meglio dire, di potenze, visto che in realtà il blocco Drive-E è unico (un quattro cilindri benzina o diesel di due litri) e le differenti potenze si esprimono con differenti scelte in termini di sovralimentazione – numero e dimensioni del turbo – e di elettrificazione: esistono infatti, in programma, varie versioni ibride di cui al momento la punta di diamante è costituita dalla T8 Twin Engine, con outoput compresi tra 402 e 408 CV e consumi dichiarati di appena 2,1 litri per 100 km grazie al sistema ibrido plug-in.
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