The Boring Company di Elon Musk ha presentato alla stampa americana il suo primo tunnel. C'era grande attesa per il lancio di questo visionario progetto, che è stato però in parte ridimensionato: alcune delle soluzioni annunciate sono infatti rimaste al palo, trasformando il "Loop system" in una sorta di corsia preferenziale per le vetture marchiate Tesla, almeno per ora.
The Boring Company Loop system pic.twitter.com/xVpDHzZKXB
— The Boring Company (@boringcompany) 19 dicembre 2018
Pronto il primo tunnel nella sede di SpaceX. Il primo tunnel, che si trova a una profondità compresa tra 6 e 12 metri, è lungo 1,14 miglia (1,8 km) ed è solo una parte del progetto che promette di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza in città molto trafficate come Los Angeles. L'esperimento è stato condotto in una zona limitrofa alla metropoli californiana e più precisamente a Hawthorne, dove ha sede l'altro gioiello di Musk, la SpaceX. Con un costo complessivo di 10 milioni di euro, una frazione rispetto ai metodi tradizionali, il progetto pilota parte con i migliori auspici, ma potrebbe perdere per strada uno dei suoi elementi chiave: l'idea originale prevedeva infatti l'utilizzo di piattaforme elettriche autonome capaci di viaggiare a oltre 200 km/h senza interruzioni, trasportando le vetture oppure dei minibus autonomi a disposizione dei pedoni.
Niente 'skateboard', ci sono le rotelle per la Model X. Nella versione presentata oggi, che mantiene l'idea degli ascensori sul piano stradale per l'accesso al percorso sotterraneo, tutto questo non è stato mostrato, introducendo invece un accessorio installato su una Tesla Model X mossa dalle proprie batterie. Si tratta di rotelle orizzontali retrattili che entrano in contatto con un cordolo di cemento ai lati del percorso, mantenendo così il veicolo al centro della carreggiata, come se fosse un treno: secondo alcune dichiarazioni raccolte all'evento l'optional potrebbe avere un costo contenuto (circa 300 dollari), ma non sono state fatte previsioni circa l'eventuale installazione di un sistema analogo su auto elettriche di altre marche. I test mostrati alla stampa hanno inoltre confermato che per il momento la vettura non può raggiungere la massima velocità e che non è ancora prevista l'attivazione della guida autonoma, sostituita per ora da un operatore umano.
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