La Saab 9-3 rinasce in Cina come auto elettrica. A produrla, oggi, è la Nevs, che ieri ha dato il “kick-off” nello stabilimento di Tianjin. Inizialmente verranno assemblati circa 50.000 esemplari l’anno della nuova berlina a batteria, prossimamente sul mercato con il nome di 9-3 EV.
Gemelle diverse. Se quest'auto vi pare pressoché identica a quella uscita di produzione ormai sette anni fa con il fallimento della Saab, è perché ne ha ereditato la piattaforma: nel vero senso della parola. La base tecnica della 9-3 di seconda generazione, infatti, è uno degli asset che la Nevs ha ottenuto quando ha acquistato (2012) lo storico marchio svedese. L’idea di fare del modello un’elettrica c’era sin da allora, ma solo nel 2016 la Casa ha ufficialmente deciso di non spendere più il marchio Saab. E oggi, finalmente, sono iniziati i lavori.
Primo passo. L’avvio della produzione della 9-3 EV dovrebbe portare la Nevs ad espandersi, sempre in Cina, con altre linee, forte dei capitali del gruppo societario al quale appartiene, la Evengrande, che ha recentemente destinato 20 miliardi alla mobilità elettrica. Il colosso cinese, leader nel settore immobiliare, nell’ambito dell’automotive ha investito anche nell’americana Faraday Future e nella Koenigsegg.
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