La Dallara Stradale è il sogno personale dell’Ingegnere. Un sogno coltivato a lungo e sempre rimandato per i mille impegni ai quali la fabbrica doveva far fronte, finché Giampaolo non ha deciso che era il venuto il momento di farla e ha creato un team destinato ad occuparsene.
Niente compromessi. La Stradale è un’auto che concentra in sé tutte le evoluzioni che l’azienda ha sviluppato in decenni di competizioni in tema di aerodinamica e lavorazione dei compositi. È un’auto senza compromessi. A partire dalla conformazione a barchetta che Dallara ha preteso da subito, andando contro chi gli suggeriva una più normale coupé e cedendo solo con due concessioni di carattere pratico, accessori ottenibili a richiesta: un parabrezza (l’auto originale ne sarebbe priva) e una sorta di abitacolo costituito da una semi-cupola con due finestrini che si aprono ad ali di gabbiano. La Dallara Stradale non ha porte, ci si cala dentro come in un prototipo da corsa. Ha la carrozzeria interamente in fibra di carbonio e il telaio fatto a spessori variabili è frutto di una tecnologia sofisticatissima.
Peso piuma. L’uso esasperato dei compositi, un’altra eccellenza Dallara, ha portato il peso a 855 kg, mentre la conformazione della carrozzeria e del fondo producono un carico aerodinamico di 840 kg alla massima velocità, una prestazione assolutamente inarrivabile per le supercar stradali presenti sul mercato. Ad occuparsi della Dallara Stradale è un team di 25 persone che l’assemblano artigianalmente in 90,5 ore nelle cinque stazioni in cui è divisa la linea di montaggio. È un’auto unica e straordinaria, realizzata in una piccola fabbrica costruita apposta nel centro di Varano de’ Melegari.
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