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Su 4R di febbraio
Troppi sbagli: gli Intelligent speed assist non sono pronti all’obbligo di luglio

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La telecamera frontale dell’auto legge il limite di velocità – e questo succede da tempo – e, quando lo superi, ti avvisa con segnali visivi e acustici: questo succederà obbligatoriamente con ogni automobile nuova immatricolata dopo luglio di quest’anno. Insomma, diventa obbligatorio il cosiddetto Isa, acronimo per Intelligent speed assist, assieme ad altri Adas tutti “arruolati” dal recepimento di una direttiva europea. Ma la tecnologia è matura? Per scoprirlo Quattroruote ha preso sei modelli già equipaggiati del sistema e li ha messi alla prova  su un circuito di 40 chilometri, composto da situazioni viarie differenziate: tangenziale, superstrada, strade comunali extraurbane, centri abitati. Il test completo è su Quattroruote di febbraio 2024.

Ventotto sbagli in 40 km. Ebbene, il verdetto solleva qualche legittima preoccupazione. Le macchine protagoniste del test hanno letto correttamente i limiti in molte situazioni, ma hanno commesso anche clamorosi sbagli. Sommando quelli di tutte e sei, risultano 28 errori in quaranta chilometri. I più tipici? Gli occhi elettronici delle auto in prova hanno spesso intercettato i segnali di 40 km orari relativi alle rampe di uscita da una superstrada pur non abbandonandola. Allo stesso modo quasi tutti i modelli non sono stati in grado di interpretare le segnaletica accessoria, come i limiti riservati ai soli camion o quelli in caso di pioggia.

Che caos quei cartelli. Non tutti gli errori, tuttavia, sono imputabili alla perfettibilità del sistema. Se il test di Quattroruote solleva dubbi sull’adeguatezza degli Isa per l’appuntamento di luglio, allo stesso tempo rivela uno stato disastroso della segnaletica italiana. Sul percorso di prova, abbiamo contato trentadue variazioni di velocità, vale a dire un segnale ogni 1.265 metri. In media. In alcuni tratti, però, la densità è superiore: fino a quattro limiti diversi in poche centinaia di metri, senza giustificazioni apparenti. E poi cartelli storti, consumati, coperti da altri pannelli, e avvisi di cantiere lasciati lì anche a lavori ultimati. Un caos diffuso che mette in crisi le telecamere delle vetture. E quando, in prospettiva, i sistemi di bordo non si limiteranno a suonare (fastidiosamente) a ogni variazione di limiti ballerini, ma vi adegueranno automaticamente la velocità, che cosa succederà? Il rischio tamponamento, nelle condizioni attuali dell’infrastruttura, è assai più che probabile.    

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