Questione di mesi, ormai, e i più esigenti saranno accontentati. A completare il puzzle della nuova BMW Serie 3, presentata sul finire dell’anno scorso, mancano ancora due tasselli: la versione Touring e la più sportiva M3. Quest’ultima, fotografata per l’ennesima volta durante i test sul circuito del Nürburgring, potrebbe presenziare sullo stand della Casa dell’Elica al prossimo Salone di Francoforte.
Tradizione vs. evoluzione. Con quella in arrivo siamo alla sesta serie di un modello che vanta ormai una storia ultratrentennale. E che non mancherà di introdurre novità. Dal punto di vista tecnico, la più rilevante potrebbe essere il passaggio alla trazione integrale; uno step evolutivo già attraversato dalla BMW M5, con una soluzione che sa di compromesso storico tra le esigenze della clientela e la passione dei puristi: l’xDrive della M5 distribuisce infatti la coppia in maniera continuamente variabile tra i due assi, salvaguardando la possibilità di avere il 100% della coppia al retrotreno.
Una scossa che dà slancio. Sembra invece inevitabile, per tenere il passo della concorrenza, l’elettrificazione del motore sei cilindri turbocompresso, un 3.0 Twin Scroll, che nella versione più spinta della M3 – quella con il Competition Package – potrebbe avvicinarsi a quota 500 CV. In ultimo, c’è da valutare quale tipologia di trasmissione adotterà la nuova Serie 3 più potente: se manterrà un cambio doppia frizione o passerà a un automatico a otto rapporti con convertitore di coppia. E se, come la generazione uscente, confermerà l’opzione del manuale. Una scelta, ormai, quasi rétro.
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