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Industria e Finanza

Byd
Le auto cinesi saranno made in Marocco

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La Cina si avvicina, anche con la produzione di auto, e presto i marchi finora riservati al lontano mercato interno, più che all’esportazione, diventeranno sempre più familiari. Se della Byd, per esempio, finora si è parlato a proposito dell’elettrificazione decisa a tavolino a Pechino o degli accordi commerciali con Uber per il ridesharing a Chicago e in altre città americane, e di recente per la produzione di autobus elettrici nel Vecchio Continente, ora il colosso orientale si avvicina ai confini europei anche con le sue auto. Secondo quanto riporta la Reuters, la Byd, nel cui capitale figura da una decina d’anni l'investitore americano Warren Buffett, ha firmato un accordo per realizzare una fabbrica in Marocco per costruire vetture, autobus e camion elettrici.

Silicon Valley nordafricana. Lo stabilimento sorgerà nella nuova Tech City Mohamed VI di Tangeri, che fa parte di un più ampio progetto tra la Cina e il Marocco per creare una sorta di Silicon Valley nordafricana. Nel programma della Byd, c’è anche la produzione di batterie. Nel complesso, secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa dall’azienda, il sito occuperà una superficie di 50 ettari e darà lavoro a 2.500 persone. La produzione dovrebbe iniziare già nel corso del prossimo anno. La Byd non è la prima Casa automobilistica a puntare sul Paese magrebino. Negli ultimi anni, infatti, sono stati aperti diversi stabilimenti di produttori europei: la Renault/Dacia ha due impianti di assemblaggio di veicoli, a Tangeri e a Casablanca, mentre Volkswagen e Hyundai hanno siglato accordi per la produzione e il gruppo PSA inizierà a costruire automobili vicino alla città costiera marocchina di Kenitra nel 2019. Tra le aziende italiane, figurano la Magneti Marelli, società del gruppo FCA, che ha firmato un accordo per realizzazione di un sito industriale per la componentistica, e la Pininfarina che ha costituito un Centro di Ingegneria con la Matra Automobile Engineering, a Casablanca. Il Marocco punta a un quarto importante stabilimento di produzione di automobili entro la fine del 2021, per raggiungere una capacità produttiva di un milione di veicoli l'anno entro il 2025, entrando tra i primi 15 Paesi produttori di veicoli del mondo.

Non solo autobus, forse. Per quanto riguarda la cinese Byd, l’espansione in Marocco segue l’apertura del suo primo impianto di autobus elettrici in Europa, lo scorso aprile: una fabbrica da 20 milioni di euro a Komarom, nel nord dell'Ungheria, capace di produrre 400 autobus elettrici l’anno, che saranno esportati in tutta Europa. La società ha anche annunciato un altro investimeento da 10 milioni di euro per un simile impianto ad Allonne, nel nord della Francia, che avvierà la produzione nella prima metà del 2018 e produrrà fino a 200 autobus all'anno. Nonostante tutti questi investimenti, la Byd non ha ancora realizzato il progetto di vendere auto in Europa. Le dichiarazioni del presidente Wang Chuanfu di esportare l'elettrica e6 e l'ibrida plug-in S6DM, infatti, non si sono ancora tradotte in un piano concreto. In Cina, nel frattempo, continua la partnership tra la Byd e la Daimler per la produzione di auto elettriche.

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