Il caso Ghosn continua a produrre conseguenze sulle attività operative della Nissan, con nuove dimissioni presentate da manager di primo piano. Daniele Schillaci ha infatti deciso di lasciare l'incarico di vicepresidente della Casa di Yokohama.
Una continua diaspora. Responsabile delle vendite e del marketing nonché dei veicoli a zero emissioni, Schillaci ha seguito la stessa strada intrapresa da altri dirigenti dopo il licenziamento di Carlos Ghosn, da tempo al centro di una vicenda giudiziaria che ha determinato frizioni tra le componenti francesi e giapponesi dell'alleanza Renault-Nissan. Negli ultimi mesi, si sono dimessi anche José Munoz, direttore operativo con responsabilità sulle attività cinesi (passato da pochi giorni alla Hyundai), il direttore delle risorse umane Arun Bajai e il numero uno del marchio Infiniti, Roland Krueger, diventato il responsabile delle attività automobilistiche della Dyson. La diaspora ha colpito anche la Mitsubishi, con l'uscita del direttore operativo Trevor Mann e del responsabile delle strategie di prodotto Vincent Cobee.
Nuove opportunità in Europa. Schillaci, secondo quanto comunicato dalla stessa Nissan, ha deciso di lasciare l'azienda per seguire "nuove opportunità nel continente europeo, più vicine al suo paese natale", ma fino al 15 maggio rimarrà a Yokohama per accompagnare il trasferimento delle sue deleghe al direttore operativo Yasuhiro Yamauchi e al vicepresidente Asako Hoshino. Il manager italiano, nato in Sicilia e cresciuto in Belgio, si è laureato al Politecnico di Milano, iniziando la sua carriera professionale nel 1993 all’interno della Renault. Nel 2001 è passato al gruppo Fiat per assumere la responsabilità dell'Alfa Romeo in Italia e nel 2002 alla Toyota, per cui ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per le vendite e il marketing della filiale europea prima dell'assunzione alla Nissan, nel 2015. Schillaci aveva anche la responsabilità di tutti i marchi della Casa di Yokohama (Nissan, Datsun, Infiniti), era presidente del comitato direttivo per il Giappone, l'Asia e l'Oceania ed era il principale portavoce della strategia Nissan Intelligent Mobility per l'elettrificazione, la connettività e la guida autonoma.
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