Si fanno di giorno in giorno più tesi i rapporti tra Stellantis e il sindacato americano dei lavoratori dell'industria automobilistica. Contro lo Uaw (United Automobile Workers), il gruppo ha infatti presentato una denuncia presso una corte distrettuale federale della California: l'accusa è di agire "in malafede", di dare voce a "false lamentele" e di chiamare al voto i lavoratori per autorizzare uno sciopero. La querela è legata al referendum tenuto presso il centro ricambi di Los Angeles, che si è concluso con il voto favorevole dei lavoratori alla proclamazione di una vertenza sindacale.
Situazione difficile. L'iniziativa legale di Stellantis segue di poche settimane la denuncia depositata dall'organizzazione sindacale presso il National Labor Relations Board per "pratiche lavorative sleali" e l'opposizione del management a fornire dettagli e "informazioni pertinenti" sui piani prodotto e sugli impegni concordati in occasione del rinnovo del contratto collettivo di lavoro. La decisione del sindacato e del gruppo di adire alle vie legali nelle loro relazioni sindacali rappresenta un peggioramento dei rapporti reciproci ed è di cattivo auspicio alla luce delle difficoltà operative affrontate da Stellantis in Nord America. La denuncia al National Labor Relations Board rientra in una più ampia campagna organizzata dal sindacato e, per ora, limitata a picchetti di protesta. Il presidente Shawn Fain, però, ha già minacciato di indire uno sciopero senza le adeguate risposte dal management e la conferma degli impegni concordati nel nuovo contratto.
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