La parabola della Fisker si è conclusa in malo modo lo scorso giugno, quando la startup di auto elettriche, fondata nel 2016 da Henrik Fisker, ha dichiarato fallimento. Una scelta arrivata al termine di numerosi tentativi di salvare l’azienda e di trovare compratori che la rilevassero. La chiusura della Fisker ha lasciato - quasi letteralmente - a piedi i possessori dell’unico modello uscito, la Suv Ocean.
Cash o permuta. La Rivian, che qualche mese fa ha stretto una joint venture con la Volkswagen, si è offerta di ricomprare le Ocean dai loro proprietari offrendo tre soluzioni: buy back in contanti, a patto che l’auto funzioni (il che non è affatto scontato, vista la situazione), oppure la permuta per l’acquisto di uno dei due modelli della gamma elettrica Rivian, la Suv R1S o il pick-up R1T. In questo caso, il costruttore americano aggiunge 6 mila dollari come ulteriore incentivo. La terza opzione, qualora l’auto non fosse in condizioni di muoversi, o danneggiata senza possibilità di essere riparata, prevede un’offerta in contanti da parte della Chase Bank per il ritiro dell’auto, al prezzo di listino iniziale "tolti il consumo e l’usura dalla data dell’acquisto”.

C’è un “ma”. L’unica condizione per poter accedere a queste offerte è che i possessori delle Ocean abbiano deciso di unirsi alla class action intentata alla Fisker dallo studio legale Hagens Berman, rinunciato a futuri indennizzi. In questo modo, gli eventuali risarcimenti provenienti dalla class action finirebbero nelle casse della Rivian e della Chase Bank. L’istituto di credito americano si è comunque offerto di acquistare le Ocean di chi non ha aderito alla class action, anche se a prezzi inferiori.
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