BP archivia il primo trimestre 2025 con un utile netto di 1,38 miliardi di euro, il 9,8% in meno rispetto alle previsioni degli analisti del colosso energetico, che parlavano di 1,53 miliardi. Per la multinazionale britannica, un flusso di cassa ai minimi dal quarto trimestre 2020, con un indebitamento netto in aumento a 27 miliardi di dollari: il gruppo investirà 14,5 miliardi quest’anno, poi fra i 13 e i 15 miliardi sia nel 2026, che nel 2027.
Cambio in vista. Giulia Chierchia, responsabile della divisione strategia, sostenibilità e venture, si dimetterà il 1° giugno 2025: a volere la sua uscita, secondo la Reuters, è stato l’investitore Elliot, che ha di recente aumentato la propria partecipazione nella BP a poco più del 5%, divenendo il secondo principale azionista fra BlackRock (9,2%) e Vanguard (4,95%). La top manager è uno degli artefici dell’orientamento, rivelatosi poco produttivo, verso le energie rinnovabili promosso dall’ex Ceo Bernard Looney. Di qui, il dietrofront dello scorso febbraio: l'azienda britannica è tornata a puntare su petrolio e gas.
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