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Industria e Finanza

Recaro
Il rilancio passa da Torino

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Recaro è uno dei grandi nomi dell'automotive tedesco, ma il suo futuro passa ormai da Torino e, per la precisione, da Caselette. Dallo scorso gennaio, il marchio è entrato in una nuova fase di rilancio sostenuta dalla Proma: l'azienda italiana di componentistica per l'auto (25 impianti in tre continenti e un fatturato di 1,1 miliardi di euro) ha firmato a dicembre l'accordo con la curatela fallimentare della Recaro per garantire la continuità operativa della sede tedesca e da allora ha avviato un programma di investimenti incentrato anche sull'espansione delle produzioni in Italia.

Il rilancio. La strategia della società guidata da Luca Pino ha il suo elemento chiave proprio nell'impianto di Caselette, dove sono già operative le linee produttive per le forniture di primo equipaggiamento ai costruttori: la Ineos, per esempio, è riuscita a riavviare le sue attività di assemblaggio ad Hambach grazie all'intervento della Proma nel salvataggio della Recaro. L'operazione ha quindi consentito di avviare un progetto di ampliamento del sito torinese. Il polo, già attivo da tempo nell’assemblaggio di sedili destinati al mercato europeo, diventerà presto un Recaro Campus e sarà potenziato nei prossimi mesi sia sul fronte della capacità produttiva, che in termini occupazionali. Inoltre, nel primo trimestre è ripartita anche l'attività aftermarket a Stoccarda e non mancano diverse altre iniziative volte a evidenziare la rinascita del marchio tedesco: l'1 maggio è stato organizzato un raduno di appassionati al circuito del Nürburgring, il GERCollector Trackday, mentre per i prossimi mesi è in programm la partecipazione al MIMO Milano Monza Motor Show, dove si terrà anche la Recaro Parade, e al Salone dell'Auto di Torino. 

   

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