Nel trimestre aprile-giugno 2025, la Nissan ha registrato una perdita operativa di 79,1 miliardi di yen (circa 463 milioni di euro): non una sorpresa, considerando che la Casa è in difficoltà da tempo, ma comunque il primo rosso trimestrale in oltre quattro anni. Alla riduzione dei volumi di vendita, poi, si sono aggiunti i dazi di Trump. In ogni caso, il risultato è migliore delle attese, che parlavano di un deficit di 200 miliardi di yen (1,165 miliardi di euro). Quanto ai ricavi, i giapponesi sono a quota 2.706,9 miliardi di yen (15,7 miliardi di euro), giù del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Stime. Mentre restano solide le riserve di liquidità, a 3.100 miliardi di yen, con linee di credito inutilizzate per 1.800 miliardi (rispettivamente 17,98 miliardi e 10,44 miliardi di euro), il Ceo Ivan Espinosa punta a tornare alla redditività entro il 2026 “tagliando costi, rivedendo la strategia di prodotto e rafforzando le partnership”, come prevede il piano Re:Nissan. Con la razionalizzazione degli impianti, i risparmi ammontano a 30 miliardi di yen (174 milioni di euro) nel primo trimestre 2025.
Ripercussioni. Il disavanzo registrato dalla Nissan ha avuto un impatto negativo stimato in 127 milioni di euro sull’utile netto nel secondo trimestre 2025 del gruppo Renault, che detiene il 35,71% del capitale della Casa di Yokohama.
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