Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Industria e Finanza

Ricarica
Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

SFOGLIA LA GALLERY

Motus-E mette sul tavolo cinque idee per aumentare il numero di punti di ricarica pubblici iin Italia: cinque proposte per una rete di stazioni più capillare ed efficiente, e per abbassare il costo del rifornimento. L’obiettivo è che il Belpaese colmi il divario col resto d’Europa sulla diffusione della mobilità elettrica. È tutto scritto nel paper “Ricaricare l’Italia: manifesto per un’infrastruttura strategica per il Paese”, presentato oggi a Roma. Ma prima di analizzare la cinquina di suggerimenti è utile la foto della situazione attuale. 

Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

 

Quante sono le colonnine in Italia

- In Italia sono 70 mila punti di ricarica a uso pubblico, distribuiti su circa 35 mila colonnine

- Dal 2019, la filiera ha investito nella Penisola 1,8 miliardi di euro. 

- Nei primi nove mesi del 2025, la quota mercato delle auto elettriche sul totale del venduto è del 5,2% contro il 18,1% medio europeo e il 16,1% medio Ue. Siamo molto indietro rispetto ai big:   

  • Regno Unito (22,1%),  
  • Francia (18,2%), 
  • Germania (18,1%),  
  • Spagna (8,4%).

    E ancora:
     
  • Portogallo (21,4%), 
  • Ungheria (8,4%), 
  • Lettonia (7,1%), 
  • Estonia (7%), 
  • Lituania (6,9%), 
  • Repubblica Ceca (5,6%), 
  • Grecia (5,5%). 

Quante sono le elettriche e le ibride plug-in

- In Italia circolano 330 mila auto elettriche e altrettante ibride plug-in: 660 mila ricaricabili

- Il target dell’Italia contenuto nel Piano nazionale integrato energia-clima (Pniec) del 2024 prevede, entro il 2030

  • 4,3 milioni di Bev
  • 2,3 milioni di Phev 
  • per un totale di 6,6 milioni di ricaricabili.  

Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

Rischiamo la retrocessione

Di qui l’esigenza, spiega Motus-E, di una rete di colonnine più densa e competitiva da costruire oggi. “Il settore della ricarica attrae investimenti e crea occupazione”, dice il presidente di Motus-E Fabio Pressi. “Ma fronteggia enormi criticità”: 

  • frammentazione delle competenze normative tra le istituzioni, 
  • iter autorizzativi farraginosi e diversi in ogni Comune, 
  • difficoltà per la copertura della rete autostradale, 
  • tariffe regolate che rendono impossibile abbassare i costi di ricarica a beneficio degli automobilisti. 

Occorre pertanto “scongiurare che l’Italia diventi un Paese di Serie B per il mercato automobilistico, con ripercussioni industriali e sociali potenzialmente drammatiche”, chiosa Pressi. 

Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

Il Manifesto della Ricarica: cosa serve

  1. Riduzione dei costi di approvvigionamento energetico in capo agli operatori della ricarica, allineandoli agli altri grandi Paesi europei. Così che i prezzi finali al pubblico siano più competitivi. 
  2. Interventi regolatori per semplificare le fasi di connessione delle infrastrutture. Si darebbe applicazione alle normative europee in tema di decarbonizzazione dei trasporti e alla direttiva sulle energie rinnovabili (RED III). 
  3. Copertura totale delle reti autostradali, per la mobilità delle persone e il trasporto merci lungo tutto il territorio nazionale. 
  4. Concessioni di suolo allungate a 20 anni, per garantire stabilità degli investimenti. 
  5. Pianificazione infrastrutturale centralizzata attraverso strumenti di monitoraggio su cui far convergere gli scenari dei soggetti coinvolti. 

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Ricarica - Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it