La crisi dell'auto appare ancora più evidente, dopo i dati di vendita nel mercato europeo diffusi in giornata. E la preoccupazione sulle sorti del settore cresce nei sindacati. Sull'argomento, e in particolare sul futuro degli stabilimenti Fiat, interviene il segretario della Cisl Raffaele Bonanni: "Spero che gli impianti non siano a rischio. Molti nel nostro Paese - sottolinea - hanno fatto finta di non sapere che l'occupazione c'è in base alla buona economia, in base al buon andamento di una azienda, in base alla propria capacità di stare nel mercato e quindi nel mondo dell'auto che è molto più vasto rispetto a vent'anni fa. In Italia - prosegue Bonanni - questa polemica sulla Fiat non l'hanno voluta capire perché hanno discusso della Fiat come se stessero parlando di municipalizzate o dei trasporti, dove i politici fanno quello che vogliono, a prescindere dai costi e dagli andamenti dei mercati. Ecco perché - ha concluso - siamo preoccupati e spero che ci sia una ripresa di mercato. Una ripresa che ci sarà in Italia e in Europa soprattutto se la crisi economica sarà allontanata. I problemi delle famiglie è chiaro che alla fine si scaricano sugli acquisti di beni".
Il commento della Fornero. Sul capitolo stabilimenti Fiat interviene anche il ministro del Lavoro Elsa Fornero, rispondendo a un'interrogazione della senatrice Adriana Poli Bortone di Grande Sud: "In merito alle iniziative che il Governo intende porre in essere per garantire prospettive occupazionali ai lavoratori della Fiat, i vertici aziendali hanno ribadito la volontà di continuare con il piano industriale presentato, destituendo di ogni fondamento la notizia relativa alla paventata chiusura di insediamenti industriali. L'impegno del Governo - precisa il ministro - va nella direzione di creare un ambiente favorevole nel Paese in termini di economicità di produzione, di produttività e di buone relazioni industriali, al fine di rafforzare le imprese già operanti in Italia e di attrarre imprese per nuovi investimenti. A questi principi - ha concluso Elsa Fornero - è ispirata la riforma del lavoro presentata in Parlamento".
Ancora proteste a Termini. Intanto continuano le proteste a Termini Imerese dove c'è stato un sit in, simbolico, davanti il Tribunale: "La nostra azione - spiega il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone - non è contro giudici e magistrati. Abbiamo scelto il Tribunale per rivendicare che in questo Paese la giustizia sociale e le leggi non sono uguali per tutti". I sindacati ricordano che "al ministero per lo Sviluppo è stato firmato un accordo di programma, ma a distanza di mesi rimane un pezzo di carta. Gli accordi - dice Mastrosimone - che vengono sottoscritti si rispettano. Qualcuno non ha chiaro che da quell'accordo dipende il destino di 2.200 lavoratori, che hanno famiglie e bambini". ll presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, incontrerà, domattina a Roma, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera per discutere della questione.
Silvio Campione
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