Durante il consueto appuntamento con i giornalisti alla vigilia dell'apertura del Salone di Parigi, il numero uno del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, ha reso pubblica la scelta dell'ibrido plug-in come tecnologia vincente negli anni a venire: "Non saranno vetture per fare accademia, non sarà una fata morgana, ma [l'ibrido plug-in] sarà una realtà tangibile sulle strade di tutt'i giorni".
Le ibride plug-in che verranno. L'uomo alla guida del più grande Gruppo automobilistico europeo ha confermato per il 2013 il lancio della Porsche Panamera plug-in hybrid e della 918 Spyder, che, com'è noto, è anch'essa una vettura ibrida plug-in. Nel corso del 2014, invece, le unità propulsive ibride plug-in approderanno su modelli più popolari, quali la Volkswagen Golf e la futura Passat. Sempre nello stesso anno, sarà la volta della Cayenne e di quattro Audi: per prima la A3 Sportback, quindi la Q7, la A6 e la A8. Ad accomunare tutte queste vetture sarà l'autonomia in modalità completamente elettrica: l'obiettivo è di percorrere 50 km a emissioni zero.
In difesa dell'Europa. In tema di politica industriale, Winterkorn ha quindi ribadito la centralità dell'Europa per l'industria dell'auto: "Il Gruppo Volkswagen - ha detto Winterkorn - farà tutto il possibile per conservare e consolidare la struttura produttiva dell'industria dell'auto in Europa con i 140 nuovi modelli che lanceremo entro il 2014, con i nostri 400 mila posti di lavoro e con i sette miliardi di investimenti in ricerca e sviluppo". "Chi pensa che l'Europa sia sul viale del tramonto - ha poi aggiunto - si sbaglia di grosso".
Da Parigi, Massimo Nascimbene
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