

Luca Cordero di Montezemolo è entrato a far parte dell'Automotive Hall of Fame di Detroit: l'ex-presidente della Ferrari, ottavo italiano insignito dell'onorificenza (dopo Giovanni Agnelli, Nuccio Bertone, Battista Farina, Enzo Ferrari, Giorgetto Giugiaro, Sergio Pininfarina e Bruno Sacco), ha colto l'occasione per inviare un pensiero a Michael Schumacher, e soffermarsi su alcuni temi d'attualità. A partire dalla quotazione di Ferrari in Borsa a Wall Street.
"Per me vale venti miliardi". In riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Marchionne a inizio luglio, secondo cui il 10% del Cavallino (la quota destinata all'Ipo) varrebbe "almeno dieci miliardi di euro", Montezemolo ha azzardato una stima ben più ottimistica: "Per me vale il doppio, vale venti miliardi".
Il campanello d'allarme sulle possibili speculazioni. Un pronostico che fa il paio con un'altra reazione significativa alla notizia del "listing": l'Afm, organo olandese equivalente della nostra Consob, è intervenuto sulla futura quotazione del marchio Ferrari nelle ore successive all'annuncio. Lanciando un monito su meccanismi speculativi già in parte avviati.
Le attività sospette della WB-Invest. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l'agenzia di Amsterdam ha segnalato l'attività fraudolenta della tedesca WB-Invest, che ha già contattato potenziali investitori, offrendo pacchetti di azioni del Cavallino al prezzo unitario di 22,5 euro (quando ovviamente il loro valore non è ancora stato fissato), e trattenendo il 5% dei profitti risultanti dalla loro vendita. La "boiler room" con sede a Berlino è stata inserita proprio un mese fa nella blacklist dell'Afm, per analoghe operazioni poco limpide su altri titoli.
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