I vertici del Gruppo Volkswagen avrebbero deciso di sospendere temporaneamente la cessione della Ducati dopo le forti resistenze da parte dei sindacati tedeschi accompagnate da dissidi interni sulla strategia. L'indiscrezione è stata diffusa quest'oggi dalla Reuters che cita una fonte interna al colosso tedesco.
In gioco 1,5 miliardi di euro. Lo storico marchio motociclistico è stato acquisito dall'Audi nel 2012 per 860 milioni di euro, ma attualmente è valutato attorno a 1,5 miliardi, una cifra che - nelle intenzioni - sarebbe servita per affrontare i pesanti investimenti nell'elettrico e ad affrontare parzialmente le enormi spese sostenute per la soluzione del dieselgate (25 miliardi di dollari solo negli Usa).
Cinque offerte. I rappresentanti del lavoratori di VW Group, che occupano la metà dei posti nel consiglio di amministrazione (composto da 20 membri), si sono sempre fortemente opposti all'ipotesi della vendita, indipendentemente dall'entità dell'offerta. A questo punto, secondo la fonte della Reuters, la Volkswagen avrebbe già preso contatti con i cinque potenziali acquirenti comunicando la decisione. Tra questi, la famiglia Benetton, l'azienda automobilistica statunitense Polaris Industries e l'ex proprietario di Ducati, Investindustrial, insieme ai fondi di private equity Bain Capital e PAI Partners.
Nodi da sciogliere. Nel corso della prima fase di un'asta che si è tenuta a luglio, la Ducati è stata valutata tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro, ben 13 volte il valore di suoi profitti, che si attestano sui 100 milioni di euro. L'asta si sarebbe dovuta completare a ottobre con offerte vincolanti, ma secondo una delle fonti "è molto improbabile che i negoziati verranno ripresi quest'anno. Ci sono ancora differenze tra VW e Audi che devono essere risolte e i sindacati sono ben lontani da sostenere la cessione". Il Gruppo VW terrà la riunione del consiglio il 29 settembre e in quella sede forse potrebbe rilasciare qualche nota ufficiale sulla vicenda.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it