Anche quest'anno, l’eterna corsa al trono del segmento premium premia la BMW, capace di confermarsi al vertice delle vendite, sia di gruppo che di brand, e di superare per il terzo anno consecutivo la rivale Mercedes. I bavaresi hanno chiuso il 2023 con 2.555.341 vetture consegnate ai clienti dai tre marchi in portafoglio (BMW, Mini e Rolls-Royce), il 6,5% in più rispetto al 2022. La Stella a tre punte, dal canto suo, ha registrato un miglioramento dell'1,5%, fermandosi a 2.491.600 veicoli tra auto e furgoni.
Brand e regioni. A livello di singoli marchi, i bavaresi hanno chiuso l'anno con 2.253.835 unità commercializzate (+7,3%), mentre la Mercedes ha venduto 2.043.800 vetture, appena un centinaio in meno rispetto ai 2.043.900 esemplari del 2022. L'Audi, terza, ha invece consegnato 1.895.240 vetture, per un incremento decisamente più ampio delle rivali (+17,4%). Dal punto di vista geografico, il gruppo guidato da Oliver Zipse è stato capace di crescere in tutte le regioni principali: le migliori perfomance sono negli Stati Uniti (+9,4%), in Europa (+7,5%) e in Cina (+4,2%). La Mercedes-Benz Cars, ossia la divisione auto del costruttore di Stoccarda, è invece calata in Cina (-2%) e in Usa (-1%), mercati compensati in parte con il +7% europeo. A Ingolstadt hanno beneficiato soprattutto del traino a stelle e strisce, con un +22,3%, mentre l'Europa ha contribuito con una spinta del 19,7% e la Cina del 13,5%.
Lusso ed elettrificate. Detto questo, bisogna segnalare come tutti e tre i costruttori tedeschi abbiano chiuso l’anno con tassi di crescita a doppia cifra in segmenti o prodotti ad alta redditività, il che conferma, ancora una volta, le loro strategie di posizionamento verso la parte alta del mercato. Il gruppo BMW, per esempio, ha visto le vendite di auto a batteria salire del 74,4% (376.183 unità) e raggiungere il 15% del fatturato totale grazie, principalmente, al +92,2% dei modelli del marchio dell'Elica. Il costruttore bavarese, inoltre, ha beneficiato della continua crescita della famiglia M, capace di superare per la prima volta la soglia delle 200 mila vendite (202.530 unità e +14,3%), e del nuovo record della Rolls-Royce (6.032 e +0,2%). A doppia cifra sono risultati i tassi di crescita anche di alcune linee di prodotto della Mercedes (+19% per Maybach, +11% per Classe G e +4% per AMG) e per le elettriche (22.600 e +73%). Analogo trend si riscontra per l'Audi, con le Bev in aumento del 51% (178 mila) e la linea dei modelli a elevate performance in miglioramento del 5% a circa 48 mila unità.
Le prospettive. Per quanto riguarda il 2023, i responsabili dei tre player di riferimento per il mercato premium non hanno fornito indicazioni precise sui prossimi mesi. Jochen Goller, del gruppo BMW, per esempio, si limita ad esprimere fiducia sulla possibilità di continuare lungo il percordo di crescita nel campo delle auto a batteria: "Vediamo una domanda elevata per i nostri prodotti elettrici e, sulla base del nostro forte portafoglio di prodotti multimarca, ci aspettiamo di venderne più di mezzo milione nel 2024". Ola Källenius, amministratore delegato della Mercedes, ha posto l'accento sul contributo di specifici modelli: "Quest'anno manterremo il nostro slancio di prodotto, soprattutto grazie alla Classe G elettrica, alla Mercedes-AMG GT Coupé e al nuovo eSprinter". Più caute le dichiarazioni del numero uno dell'Audi, Gernot Döllner: "L’elevata domanda per i nostri modelli costituisce un solido punto di partenza per il nuovo anno. Allo stesso tempo, riconosciamo che il 2024 sarà un anno impegnativo a causa della crescente concorrenza e delle incertezze economiche globali. Ciò rende ancora più importante seguire un piano chiaro che affronti queste sfide e si concentri sulla redditività dei nostri veicoli", ha affermato Döllner, ricordando l'offensiva di prodotto prevista per questo e il prossimo anno e la massima concentratazione sulla gamma elettrica.
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