Lo abbiamo già ricordato a proposito del valore residuo dell’auto. Può sembrare innaturale, per i singoli e i nuclei familiari italiani, abituati a tenere la vettura di proprietà per più di dieci anni, una formula che prevede nella maggior parte dei casi un utilizzo del bene per tre, massimo quattro anni. Ma questo dubbio è fondato solo se si considerano l’acquisto e la locazione come due soluzioni confrontabili. Il noleggio a lungo termine è prima di tutto una forma di utilizzo completata da una gamma di servizi - alcuni inclusi a prescindere, altri selezionabili dal cliente - che fa della flessibilità la sua caratteristica principale, a cominciare dalla scelta del periodo lungo il quale servirsi del veicolo. Compresa la possibilità, alla fine del termine stabilito, di prolungare il contratto per un lasso di tempo prescelto, o, come abbiamo già ricordato, di riscattare la vettura chiedendo una valutazione dell’usato. Come abbiamo visto in un nostro recente sondaggio, più di due terzi dei nostri lettori tiene la propria vettura per almeno 72 mesi; l’offerta di noleggio a lungo termine, formalmente, spazia fra i 24 i 60 mesi. Le statistiche più recenti confermano che, rispetto a una durata media dei contratti di noleggio a lungo termine che va riducendosi, quelli firmati da privati evidenziano una propensione a periodi più lunghi almeno del 20 percento. Si tratta comunque di termini molto più brevi rispetto all’anzianità media del parco, a dimostrazione di quanto una maggiore diffusione di questo tipo di contratto potrebbe incidere positivamente sullo svecchiamento del parco circolante e sulla diffusione fra i privati di autovetture aggiornate alle tecnologie più recenti per sicurezza, sostenibilità ambientale e confort.

La strada che ci attende. Direttamente proporzionale alla durata della fornitura del veicolo è la percorrenza, altro elemento chiave del contratto di noleggio a lungo termine. Già prima della firma, questi parametri vanno fissati col consulente al momento del preventivo, avendoli valutati con attenzione. Dal tempo e dal chilometraggio dipendono infatti il valore che avrà l'auto alla fine della locazione - sulla base del calcolo della quota mensile di perdita di valore della vettura - e, di riflesso, l’entità del canone, di cui il valore residuo rappresenta una delle componenti. Il canone è in parte il risultato della svalutazione progressiva del bene e, parallelamente, della crescita del costo dei servizi a seguito del suo invecchiamento. Calcolando lo storico delle percorrenze delle ultime vetture possedute e, per quanto possibile, cercando di anticipare l’evoluzione delle proprie necessità di spostamento per lavoro o tempo libero, ci si può avvicinare con relativa tranquillità a una delle soluzioni previste dalla società di noleggio che, va ricordato, prevede nei contratti l'ammontare dell’indennizzo per ogni chilometro percorso in meno rispetto a quanto stabilito e, al contrario, dell'extra in caso di superamento della distanza pattuita. Il pubblico che ha risposto al nostro sondaggio ha dichiarato, in un caso su quattro, di guidare l’auto per non più di 10 mila chilometri l’anno, mentre la metà percorre tra i 10 e i 20 mila chilometri. C’è anche un quarto abbondante che ha indicato di oltrepassare i 20 mila chilometri ogni dodici mesi, con un 19% che non supera i 30 mila chilometri e un 7% che va oltre.

Un andamento costante. Quale che sia il proprio profilo, vale il consiglio che il risparmio non sta nello scommettere su chilometraggi troppo elevati o, al contrario, sperare in un calcolo più favorevole delle spese di gestione dichiarando in fase di preventivo percorrenze troppo inferiori al proprio standard, magari puntando sulla riduzione del numero di tagliandi, ma nell’accurata definizione, fin dall’inizio, del proprio “raggio d’azione” annuale. Tenendo conto che, al contrario di quanto avviene per le auto di proprietà tenute a lungo, dove il numero di chilometri percorso tende a diminuire con l’aumentare dell’età, nel caso del noleggio la prospettiva di utilizzo è più costante, in funzione della disponibilità di un veicolo più giovane ed efficiente. Fra le opzioni previste dal noleggio a lungo termine e direttamente correlate al chilometraggio c’è la gestione dei pneumatici: non tanto la sostituzione stagionale, già contemplata dalla maggior parte dei contratti, ma il cambio gomme legato all’usura, che il cliente può decidere se far includere in partenza o se provvedere trovando in proprio una soluzione sul mercato una volta esaurito il ciclo delle coperture di primo equipaggiamento.
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