I grandi assenti dal mercato del noleggio a lungo termine, quelli che potrebbero imprimere la svolta verso la diffusione dell’auto pay-per-use, non sono più così assenti. Secondo il rapporto semestrale dell’Aniasa, l’associazione italiana dell’auto a noleggio, condivisa e connessa, il parco circolante nazionale di vetture con contratti di locazione intestati a persone fisiche senza partita Iva si è avvicinato alle centomila unità. L’analisi dell’organizzazione sui profili di utilizzatori di questa formula di acquisizione rileva una flotta complessiva nel periodo gennaio-giugno di quasi un milione e 300 mila auto, pari a un incremento del 5% rispetto al dicembre del 2023. La crescita è trainata dal maggiore ricorso delle aziende alla locazione a lungo termine, con circa un milione di vetture (+6%), mentre è di 113 mila la consistenza dei parchi della pubblica amministrazione, e, con 73 mila unità, le partite Iva individuali (artigiani e professionisti) risultano superate dalle 93 mila dei privati con solo codice fiscale, che non hanno le stesse opportunità di scaricare i costi connessi.

Fiscalità da rimodulare. Secondo l’Aniasa, gli incentivi 2024 rientrerebbero fra i motivi dell’aumento, che va ad alimentare, secondo Alberto Viano, presidente dell’associazione, “uno dei principali mega trend della mobilità a livello mondiale. Un processo che potrebbe conoscere una nuova accelerazione allineando la fiscalità sull’auto del nostro Paese a quella dei principali Paesi europei, con evidenti benefici collettivi in tema di lotta alle emissioni e sicurezza sulle strade”. Quanto alle alimentazioni delle vetture circolanti in locazione a lungo termine, il diesel è sceso dal 55 al 48 percento, i motori a benzina sono stabili al 12, mentre ibride ed elettriche assieme sono al 37%.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it