L'attesissima versione roadster della Lamborghini Aventador si materializza al Salone di Ginevra sotto forma di esemplare unico: la Aventador J, questo il suo nome, sarà infatti una one-off, omologata per la circolazione stradale e posta in vendita a 2,1 milioni di euro tasse escluse. La "J" è veramente estrema, non prevede né parabrezza né tetto e fonde l'esterno con l'abitacolo attraverso pannelli in tinta con la carrozzeria che uniscono tutti gli elementi, con uno specchietto a periscopio collocato al centro della plancia. Il fortunato possessore di questa incredibile roadster dovrà dotarsi di abbigliamento adeguato e di un casco per domare i 700 CV del V12 aspirato potendo contare soltanto su piccoli deflettori aerodinamici frontali e cristalli laterali ribassati. Questi elementi trasformano istantaneamente la Aventador J nella più estema delle Lambo della storia: non a caso la lettera J richiama Jota, la sigla scelta a suo tempo per la versione più sportiva della Miura ed utilizzata anche negli anni Novanta per alcune varianti della Diablo.
Carbonio. Per la Aventador J è fondamentale l'apporto della monoscocca in fibra di carbonio, chiamata a garantire la necessaria rigidità strutturale, mentre la sicurezza è garantita dai due roll bar posteriori fissi. L'assenza di tetto, cristalli, sistema multimediale ed impianto di climatizzazione ha permesso di ridurre la massa totale rispetto alla coupè, anche se non sono stati diffusi dati tecnici precisi in merito. I nuovi sedili sportivi, inoltre, sono realizzati con la nuova tecnologia Forged Composite con tessuto in fibra di carbonio flessibile chiamato Carbonskin, un brevetto Lamborghini che per la prima volta viene applicato in campo automobilistico: le fibre intrecciate sono imbevute di resina e formano una trama morbida ma resistente, che è stata utilizzata anche per rivestire l'intera plancia in colorazione nero opaco.
Aerodinamica. Rispetto alla Aventador coupé, la versione J è più lunga (4,89 metri) e più bassa (1,11 metri) e sfoggia un assetto aerodinamico modificato con winglets anteriori ai lati del paraurti, dotato di anche di uno spoiler inferiore aggiuntivo, minigonne allargate ed un nuovo e più grande diffusore posteriore. Alla particolare tonalità di rosso scelta per la carrozzeria di contrappongono le parti scure in fibra di carbonio a vista. I cerchi in lega d'alluminio con fissaggio monodado centrale misurano 20" all'anteriore e 21" al posteriore e sono dotati di inserti in fibra di carbonio che convogliano aria fresca all'impianto frenante. Nuova la copertura del motore, che lascia intravedere le testate coperte da una struttura a X di carbonio, come muovo è anche lo spoiler posteriore fisso di grandi dimensioni, ispirato al mondo delle competizioni, che sostituisce quello mobile a scoparsa della coupè con una stile che potrebbe anticipare una futura versione "SV" della Aventador coupé di serie. Lamborghini, nel comunicato stampa, non accenna alla versione di serie della Roadster, lasciando intendere che questa versione estrema non sarà più replicata su altri esemplari. Per i clienti "normali", con ogni probilità, sarà previsto un tetto asportabile molto più pratico, ma ancora avvolto nel mistero.
Lorenzo Corsani
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