È sicuramente una delle protagoniste del Salone, vuoi per la nazionalità, vuoi perché insieme alla Golf, la quarta generazione della Clio è una delle auto più importanti in termini di risvolti commerciali, tra quelle svelate qui a Parigi. La Renault, non a caso, ha concentrato tutto il suo sforzo espositivo attorno a lei. E alle sue derivate: alla rassegna francese, sono state svelate in anteprima mondiale anche la RS, che per la prima volta sarà proposta solo in carrozzeria a cinque porte, e la station wagon.
Anticipa il nuovo corso. La piccola della Losanga, presente in decine di esemplari, ha invaso con la sua presenza, quantificabile in decine di esemplari in diverse varianti di allestimento esterno e interno, la grande area espositiva della Renault. Le sue linee, tracciate dalla mano di Laurens van den Acker, segnano una rottura completa rispetto al modello uscente, e costituiscono il precedente da cui prenderanno spunto tutti i futuri modelli della Casa: grande Losanga al centro della calandra, linee movimentate, aspetto personale. Dal nuovo corso stilistico nascerà, fra le altre, l'inedita Suv compatta, basata proprio sulla piattaforma della nuova Clio.
Basso impatto ambientale. Il tema portante del nuovo modello è quello della riduzione dell'impatto ambientale. Fatto salvo il livello prestazionale, anche la variante RS è stata pensata per ottenere questo obiettivo. La nuova, non sarà una RS come le precedenti, tutta assetto rigido e prestazioni senza compromessi. Il motore, innanzitutto, ha sposato la filosofia del turbo, abbandonando la tradizione dell'aspirato ad alti regimi di rotazione: grazie al 1.6 turbo da 200 CV, le prestazioni sono rimaste, mentre i consumi e le emissioni, secondo la Casa sono stati significativamente ridotti. Anche grazie al cambio a doppia frizione Edc, altra primizia tecnica del modello.
Da Parigi, Fabio Sciarra
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