Ecco la Renault Clio restyling. Le immagini appena diffuse rivelano un frontale largamente ispirato alla sorella maggiore Mégane. Per potersela portare a casa, però, bisognerà avere pazienza fino a fine settembre, quando la Clio con il facelift di metà carriera arriverà nelle concessionarie italiane. Per la prima volta, inoltre, la piccola di casa Renault è disponibile, fin dal lancio, nell'allestimento Initiale Paris, con finiture e sellerie dedicate, impianto audio Bose, proiettori a Led, connettività avanzata, retrocamera e assistenza al parcheggio. Il restyling della Clio porta con sé anche alcune novità sul piano meccanico. Ma andiamo con ordine.
Cura Mégane. La Clio fa già parte della nuova generazione di prodotti Renault, anzi, è stata nel 2012 il primo modello di serie a incorporare il linguaggio stilistico inaugurato dal direttore dello Stile, Laurens van den Acker con la concept DeZir del 2010. Non aveva dunque bisogno di stravolgimenti, ma soltanto di ritocchi per mantenersi al passo con un design che, nel frattempo, si è evoluto a ogni lancio di un modello nuovo. La griglia che ospita la losanga è stata ampliata e lambisce la parte inferiore dei fari. Questi presentano una nuova firma luminosa, con il motivo a C di chiara derivazione Mégane incorporato nella grafica interna delle luci diurne a Led. Ridisegnato anche il paraurti posteriore.
Salto di classe. A completare il pacchetto degli interventi estetici, quattro nuove tinte carrozzeria (rosso intenso, grigio titanio, bianco perlato e blu ferroso) e una più ricca selezione di cerchi, nonché un più ampio ventaglio di personalizzazioni. Negli interni è migliorata la qualità percepita, per merito di materiali e finiture presi a prestito dalla gamma superiore, incluso il trattamento granulare della plastica della plancia. Tre i pacchetti di infotainment e connettività previsti: il Media nav evolution, il Renault R-Link evolution e il nuovo sistema "intelligente" R&Go. La Clio facelift è anche la prima Renault di segmento B a offrire un impianto audio, opzionale (ma di serie, come detto, sugli allestimenti Initiale Paris), firmato Bose.
Turbodiesel più potente. A conferire più sostanza a un restyling che sul piano estetico è abbastanza prudente, c'è l'arrivo del quattro cilindri 1.5 dCi da 110 cavalli, che ora costituisce l'opzione più potente nella gamma dei turbodiesel. La punta di diamante di quella a benzina, il 4 cilindri 1.2 Tce da 120 cavalli, invece, sarà ora disponibile anche con un cambio manuale a sei marce, che va ad affiancare il 5 marce odierno. Queste novità portano così a 11 le combinazioni motore-trasmissione possibili.
Roberto Lo Vecchio
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it