Il successo della F-Pace dimostra quando il pubblico desideri le Suv di lusso, ma in casa Jaguar c'è ancora spazio per una classica station wagon: è stata infatti presentata la nuova XF Sportbrake. La seconda generazione riprende i contenuti del modello uscente, sfruttando allo stesso tempo tutte le qualità della nuova serie della vettura, profondamente evoluta rispetto al passato. In Inghilterra gli ordini sono già aperti con prezzi a partire da 34.910 sterline (circa 44.300 euro), mentre è ancora da confermare la composizione della gamma italiana.
Fino a 1.700 litri di capienza per il bagagliaio. Per offrire ai clienti un modello pratico ma allo stesso tempo sportivo nel design e nel carattere, i tecnici del marchio inglese hanno lavorato molto dal punto di vista aerodinamico. Il risultato è una wagon con un Cx di 0,29 e un bagagliaio ancora più capiente rispetto al passato, con un volume variabile tra 565 e 1.700 litri. La vettura è lunga 4,95 metri (6 mm in meno dalla precedente), ma offre un passo maggiorato di 51 mm, che raggiunge i 2,96 metri totali.

Comandi gestuali per tetto apribile e portellone. Per ottimizzare la guida in ogni condizione sono previste le sospensioni ad aria con sistema autolivellante posteriore, che sono utili anche per gestire l'eventuale traino di rimorchi fino a 2.000 kg. Al confort, oltre alle soluzioni comuni alla berlina, sono dedicate alcune novità come il comando gestuale per tetto apribile e portellone e l'Activity Key da utilizzare al posto della chiave tradizionale durante le attività sportive.
Benzina e diesel da 163 a 380 CV. La XF Sportbrake può contare sulla gamma propulsori già apprezzata sulla berlina e composta dai quattro cilindri Ingenium a benzina e gasolio con potenze comprese tra 163 e 250 CV e sui due V6: il diesel 3.0 da 300 CV e il benzina 3.0 da 380 CV. Le prestazioni sono esaltate dalla leggerezza del telaio di alluminio, che ha permesso di ridurre fino a 1.660 kg la massa totale per alcuni allestimenti. La trasmissione può essere manuale (solo per il 2.0 diesel 163 CV) o automatica, e sono previste varianti a trazione posteriore (non importate in Italia, almeno al lancio) e integrale: quest'ultima è stata evoluta e comporta un aumento del peso di soli 20,5 kg. La versione più efficiente è la 2.0 diesel 163 CV con cambio manuale e trazione posteriore, accreditata di una media di 4,5 l/100 km e 118 g/km di CO2, mentre la più rapida in accelerazione è la V6 3.0 280 CV AWD benzina con cambio automatico a otto marce, con un tempo di 5,5 secondi per toccare i 100 km/h da fermo.

Sospensioni attive opzionali. La XF Sportbrake può offrire una molteplice serie di configurazioni, oltre ad accessori di pregio per confort, sicurezza ed handling. Con il Configurable Dynamic System è possibile, per esempio, modificare la taratura dello sterzo, dell'acceleratore e della trasmissione, ma sono disponibili anche le sospensioni Adaptive Dynamics. Per ottimizzare la tenuta troviamo l'All Surface Progress Control (ASPC), l'Adaptive Surface Response (ASR) e l'Intelligent Driveline Dynamics (IDD).
Infotainment di ultima generazione. La plancia può ospitare il display da 10 pollici del sistema d'infotainment Touch Pro con Dual View e App InControl e quello da 12,3 pollici della strumentazione digitale con grafica personalizzabile. I sedili di pelle possono essere dotati di 20 regolazioni elettriche, mentre il climatizzatore quadrizona può integrale uno ionizzatore per offrire il massimo confort.
I sistemi di assistenza alla guida. Sulla XF Sportbrake non possono mancare, infine, i più recenti sistemi di assistenza alla guida. La wagon inglese prevede l'Autonomous Emergency Braking, il Lane Departure Warning, il Lane Keep Assist, il Blind Spot Monitor, il Reverse Traffic Detection, il Park Assist, il Driver Condition Monitor, il Traffic Sign Recognition con Intelligent Speed Limiter e l'Adaptive Cruise Control con Queue Assist.
Lorenzo Corsani
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