Presentata nel mese di novembre nella città a cui deve il proprio nome, la Ferrari Roma ha già fatto parlare di sè per il design e per il nuovo approccio al tema della Gran Turismo a motore anteriore. La Casa del Cavallino è tornata sull'argomento fornendo nuovi dettagli sulla vettura, senza però svelare per il momento il prezzo di listino e la data di avvio della commercializzazione.
La Ferrari Roma per le vie della Capitale
620 CV e Manettino a cinque posizioni. I rumor dei mesi scorsi parlavano insistentemente dell'arrivo di una variante coupé della Portofino, ma la Ferrari Roma rappresenta un vero e proprio modello a sè stante, con il 70% di elementi di scocca e telaio completamente nuovi. Il legame tra le due vetture è di carattere tecnico, con il V8 3.9 biturbo con Variable Boost Management che sulla Roma eroga 620 CV e 760 Nm (disponibili nelle ultime due marce) abbinato al nuovo cambio automatico otto marce derivato dalla SF90 Stradale, e permette di toccare i 100 km/h da fermo in 3,4 secondi e di superare i 320 km/h, a fronte di un peso a secco di 1.472 kg. Il propulsore è già dotato di filtri antiparticolato per l'omologazione Euro 6D. Come sulle sorelle più grandi, la Roma può contare sul Manettino a cinque posizioni: Wet, Comfort, Sport, Race ed ESC-Off. La Portofino si ferma invece a tre con Comfort, Sport ed ESC-Off.
Uno stile diverso da tutte le altre. La Roma apre un nuovo capitolo dal punto di vista stilistico, prendendo le distanze praticamente da tutti i modelli attuali del Cavallino. L'ispirazione di base è quella delle GT degli anni 50 e 60 e al periodo della Dolce Vita, ma il risultato è decisamente contemporaneo. Lunga 4,65 metri e larga 1,97 metri, la Roma introduce degli stilemi totalmente nuovi come la mascherina anteriore forata che nasconde le singole prese d'aria, i fari anteriori orizzontali simili alle Monza e i gruppi ottici posteriori particolarmente piccoli, inseriti negli incavi della carrozzeria, mentre le fiancate sono estremamente pulite e dotate di maniglie a scomparsa. L'assenza di sfoghi d'aria aggiuntivi e degli scudetti del Cavallino sulle fiancate sono scelte volte a replicare l'aspetto minimalista dei modelli anni 50.

Maggiore downforce rispetto alla Portofino. La ricerca della purezza formale non ha però limitato l'efficienza aerodinamica: l'adozione di un'ala attiva alla base del lunotto e dei generatori di vortici nel sottoscocca ha permesso di aumentare la downforce di 95 kg a 250 km/h rispetto alla Portofino con un incremento trascurabile della resistenza. L'ala posteriore può assumere tre diverse posizioni (Low Drag, Medium Downforce e High Downforce) con un'inclinazione massima di 135 gradi rispetto al lunotto. Fino a 100 km/h rimane in posizione Low Drag, mentre oltre i 300 km/h passa alla Medium Downforce e può arrivare all'inclinazione massima in frenata o in base alla posizione del Manettino.

Elettronica al servizio della guida, ma ci sono anche gli Adas. Per offrire ai clienti un piacere di guida all'altezza delle aspettative i tecnici di Maranello hanno deciso di offrire sulla Roma il Side Slip Control nella più recente versione 6.0 che include E-Diff, F1-Trax, SCM-E Frs e Ferrari Dynamic Enhancer. Quest'ultimo si attiva solo nella modalità di guida Race e interviene singolarmente sui freni per stabilizzare la vettura. La Ferrari ha inoltre previsto la possibilità di installare anche Adas come il cruise control adattivo, l'Autonomous Emergency Braking, il Lane Departure Warning e il Blind Spot Detection con Rear Cross Traffic Alert, oltre ai gruppi ottici Matrix Led con gestione automatica del fascio di luce.

Il doppio cockpit digitale. Le innovazioni proseguono nell'abitacolo, che segna un passaggio fondamentale rispetto alle altre V8 del Cavallino e si ricollega al percorso iniziato con la SF90 Stradale. Definito come 2+ vista la ridotta capienza della panchetta posteriore, l'interno mostra forme e volumi sono per offrire un'impostazione meno estrema e più elegante rispetto alle sorelle, coinvolgendo maggiormente il passeggero. Il risultato è un doppio cockpit che mette in risalto i materiali (Pelle Frau, fibra di carbonio, Alcantara e alluminio) e punta su un'interfaccia evoluta. Il guidatore può contare sul display da 16" controllato dal volante con superfici multi-touch che gestisce la strumentazione e sulla console ispirata alla forma della griglia del cambio dei modelli manuali per gestire le funzioni secondarie. L'infotainment e la climatizzazione sono gestiti attraverso uno schermo centrale verticale Full HD da 8,4 pollici, inoltre il passeggero può contare su un terzo display opzionale Full Touch da 8,8 pollici che visualizza i dati prestazionali e permette di controllare anche l'infotainment come un vero e proprio copilota.
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