La Mazda2 si sdoppia. A partire dalla prossima primavera arriverà la Hybrid, una variante frutto della collaborazione tra la Casa di Hiroshima e la Toyota, realizzata sulla base della Yaris ibrida: una vettura a sé stante che, almeno per tutto il 2022, andrà ad affiancare la Mazda2 corrente. In soldoni, va in scena un’operazione di rebadging che, tra l’altro, per i due costruttori non rappresenta una novità: era già stata sdoganata, a parti inverse, sul mercato nordamericano, nel 2019, quando la Yaris è stata rilanciata sotto forma di una Mazda2 con il marchio delle Tre ellissi.
I numeri. Alla luce di questa scelta industriale, sciorinando i dati tecnici non ci sono sorprese. Questa nuova "Mazdina" monta un powertrain da 116 cavalli, che prevede un tre cilindri benzina 1.5 litri da 93 CV come componente termica, un motore elettrico da 59 kW e la trasmissione E-CVT. In sostanza, si tratta dello stesso sistema propulsivo in dote alla Toyota Yaris Hybrid. Più che le prestazioni (0-100 km/h in 9,7 secondi e 175 km/h di punta massima), il fiore all’occhiello di questa “Due” ibrida – stando al dichiarato - sono i consumi: da 4 a 3,8 l/100 km nel combinato Wltp, con emissioni che oscillano tra 93 e 87 g/km a seconda dell’equipaggiamento (cerchi da 16 o 15 pollici).

Lo scudetto fa la differenza. Guardando le prime immagini, tra l’ibrida della Toyota e quella della Mazda le differenziazioni estetiche appaiono ridotte ai minimi termini, soprattutto nel trattamento degli esterni. Anche l’abitacolo, al netto delle finiture e degli optional (sui quali attendiamo informazioni più dettagliate) viene riproposto fedelmente. La Mazda2 Hybrid è declinata in tre allestimenti: Pure, Agile e Select. La Mazda2 attuale, recentemente aggiornata, continuerà a proporre motorizzazioni a benzina Skyactiv-G e ibride “mild” e-Skyactiv-G.
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