Attesa sul mercato nel 2024, la Renault R5 elettrica si ispira alla R5 degli anni 70 e 80 e si sta preparando a varcare le soglie dello stabilimento di Douai, dove sarà costruita: nel frattempo, abbiamo visitato il Centro produzione prototipi di Parigi dove sono assemblati i primissimi esemplari.
Il ruolo del Cpc. Tra il dire e il fare, si sa, c’è in mezzo il mare. Nel caso della produzione di un nuovo modello, il dire è tutta la fase affidata ai designer e il fare quell’interminabile serie di processi che trasformano la proposta di stile in un’automobile fatta e finita. Un iter lungo e impegnativo, durante il quale uno stuolo di ingegneri specializzati deve verificare, mettere a punto, perfezionare, correggere, in modo da garantire una produzione con il migliore livello di qualità, a partire dai primi esemplari assemblati per la clientela.
La cittadella della creatività. Perché ciò avvenga nel modo migliore, 25 anni fa la Renault si è dotata di un Centro produzione prototipi, un vero e proprio stabilimento in miniatura nel cuore del Technocentre di Guyancourt, alle porte di Parigi, il cuore pulsante dell’azienda, che riunisce sotto un unico tetto tutti i protagonisti dell’ideazione di un nuovo modello, dai designer fino, appunto, alla mini fabbrica dove si preparano i prototipi, in questo caso la R5, per la produzione in serie. Il Technocentre è una cittadella dove lavorano quasi 12 mila persone, divisa in quartieri che, anche nella disposizione architettonica, scandiscono le varie fasi, con il Centro stile da una parte e il Centro produzione prototipi all’estremo opposto. In quest’ultimo sono impegnate 500 persone, ognuna con compiti diversi ma accomunate dall’obiettivo di riprodurre in scala ridotta il processo di produzione in serie in modo tale da evitare problemi. Per questo motivo, a un certo punto, gli addetti di Guyancourt vengono affiancati da colleghi che lavorano nello stabilimento dove il nuovo modello verrà poi prodotto, nel caso della R5 quello di Douai, nel Nord del Paese.
Pronti i vehicle check. Non è ovviamente soltanto la R5 a passare attraverso i vari stadi dell’industrializzazione. Il Centro produzione prototipi si occupa di tutti i nuovi modelli Renault (strategicamente nascosti durante la nostra visita, durante la quale ci è stato vietato di utilizzare i cellulari). Qui sono stati assemblati i muletti della futura elettrica che dall’ottobre 2021 stanno già effettuando test in Lapponia. La piattaforma è quella definitiva, la Cmf-B Ev, ma la carrozzeria è ancora quella della Clio (abbiamo guidato un prototipo di questo tipo giusto lo scorso marzo). Adesso, però, si tratta di mettere a punto muletti completi, i cosiddetti vehicle check, una sessantina di esemplari diversi, per testare nel mondo reale la R5 in tutte le sue possibili configurazioni. L'assemblaggio permetterà ai tecnici del Centro produzione prototipi di convalidare le varie fasi della produzione, verificando ogni singolo dettaglio, dall’allineamento dei pannelli della carrozzeria alle connessioni elettriche ed elettroniche.
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