Tesla Model 3
Il restyling pizzicato in California

Lavori in corso per il lancio della Tesla Model 3 restyling. Nuove immagini di muletti arrivano dai social network: un utente, in California, le ha scattate sulle strade di Palo Alto e condivise via Twitter. Secondo indiscrezioni, la Casa di Austin dovrebbe svelare la berlina elettrica aggiornata tra l’estate e l’autunno, o comunque entro la fine del 2023.

Vedo e non vedo. A dirla tutta, gli esemplari in questione non rivelano granché di nuovo, visto che le parti clou sono ben nascoste dalle coperture. Tuttavia, il posizionamento delle camuffature stesse conferma alcune indiscrezioni e qualche dettaglio emerso in occasione di precedenti avvistamenti. A partire dal fatto che il restyling andrà a modificare profondamente il frontale della Model 3, ridisegnando sia i gruppi ottici che il paraurti, mentre elementi come gli specchietti dovrebbero rimanere uguali. Non solo: nel paraurti, ristilizzato a beneficio dell’efficienza aerodinamica, la Model 3 dovrebbe integrare anche una nuova telecamera frontale. Completamente coperto anche il lato B, dove gli unici elementi a vista sono i componenti interni delle luci di coda (rimasti identici a quelli attuali). Di contro, dovrebbe cambiare la firma luminosa a Led, opportunamente celata. L’estesa camuffatura lascia ad altri ritocchi al posteriore, che potrebbero riguardare il layout del paraurti. Ancora nessuna traccia, invece, degli interni della Tesla Model 3 restyling, nei quali si vocifera un possibile debutto del volante a cloche, con il grande touchscreen centrale che rimarrà al suo posto, probabilmente senza grosse modifiche.

Dimensioni e motori. L'aggiornamento di metà carriere dovrebbe mantenere inalterate le dimensioni della nuova Model 3, centimetro più, centimetro meno identiche a quelle attuali: 4,69 metri di lunghezza, 1,85 di larghezza e 1,44 mm di altezza. Sul fronte motori, invece, non sono in programma new entry, ma è probabile che la Tesla decida di apportare alcuni affinamenti ai powertrain già a listino, rendendoli più efficienti (e quindi aumentando l’autonomia) pur continuando a utilizzare i medesimi tagli di batteria.