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Ferrari
499P Modificata: dalla vittoria a Le Mans ai super clienti

Andrea Stassano da Scarperia, Andrea Stassano
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Un sogno nel sogno, questa Ferrari 499P Modificata. Ossia, la versione per clienti privati, non destinata alle corse, ma a chi vuole vivere in pista le emozioni del prototipo che ha sbancato la 24 Ore di Le Mans dello scorso giugno. Forse in questo momento, per chi ha nel cuore il Cavallino rampante e ha enormi possibilità economiche, non ci può essere una vettura più desiderabile. Un pezzo da 90 che, neanche a dirlo, è riservato a quei pochissimi eletti che si potranno permettere di staccare un assegno da - tenetevi forte - cinque milioni e 100.000 euro, ah, sì, Iva esclusa. Il vernissage del prototipo è avvenuto all’Autodromo internazionale del Mugello, in occasione delle Finali mondiali Ferrari, durante le quali è stata presentata anche la 296 Challenge, la nuova arma rossa per i trofei monomarca GT, di cui parliamo a parte. 

Tutto vero. Ebbene, quello che sognavano i tifosi, e che forse i più performanti collezionisti Ferrari auspicavano si è materializzato nella 499P Modificata mostrata in livrea rossa, numero 24 (come la “24 Ore”), con tanto di tricolore a “fascia” attorno all’abitacolo. Neppure a dirlo, bella vera, e non solo per ciò che rappresenta. Ma la filosofia di questa hypercar, che inaugura il programma Sport Prototipi clienti, sta nella parola “modificata” che la contraddistingue. E nel fatto che questa vettura non deve sottostare ai vincoli sportivi e tecnici FIA Wec, delle vetture da gara. Quindi, niente BoP (Balance of Performance), trazione integrale attivabile sin dalle velocità più basse (e non sopra i 190 km/h, come nel caso della 499P), potenza massima di 870 CV (e non 680 come la vettura del Wec), nuove gomme Pirelli dedicate al posto delle Michelin. E la funzione “Push to pass”, che garantisce al driver 163 CV aggiuntivi per un periodo di tempo limitato nel corso del giro, per arrivare, appunto, agli 870 complessivi di cui parlavamo.  

499P Modificata: dalla vittoria a Le Mans ai super clienti

Partenza a inizio stagione. Un progetto, quello della 499P “M” “approvato a fine 2022 e partito all’inizio del 2023”, come ci ha spiegato Manuela Cecconi, un passato in McLaren e oggi Team leader dei veicoli non omologati di Ferrari, che ci accompagna a scoprire i segreti di questa straordinaria Hypercar in vendita. “Dopo l’ok”, spiega il tecnico, “siamo partiti con lo sviluppo, un po’ sfalsato rispetto a quello della 499P da gara, il che ci ha permesso di poter lavorare su una base tecnica consolidata. L’abbiamo visto anche nell’affidabilità eccezionale che la ‘M’ ha mostrato in quasi 7.000 km di test, sulle più importanti piste europee”.

Pochi pezzi. Quante ne costruirete? Risponde ancora Cecconi: “Sarebbero infinite, se dovessimo solo dare seguito alla richiesta entusiastica dei nostri clienti, soprattutto nell’ultimo periodo. Inevitabilmente, sarà una serie molto limitata”. Questa macchina, come detto, nasce libera dai vincoli regolamentari del Wec. Quindi, chiediamo, potrebbe andare più forte della “mamma” 499P. Cecconi: “Abbiamo verificato che su una pista come Monza è più veloce di circa mezzo secondo al giri rispetto alla vettura da gara”. Ma a livello aerodinamico, che cosa è cambiato? Pare poco, così, a vederla da vicino… Cecconi: “Quasi nulla. Questo perché avevamo bisogno di tanta aerodinamica per avere più potenza e perché avevamo tempi di sviluppo limitati. Abbiamo fatto una piccolissima modifica sulla pancia laterale per rinforzare il pannello nella zona di entrata-uscita dalla vettura”. 

499P Modificata: dalla vittoria a Le Mans ai super clienti

Trazione integrale vera. Altra differenza della “Modificata” legata alla non osservanza dei limiti del BoP imposto dal Wec è che ora l’assale anteriore elettrico (che realizza le quattro ruote motrici) non si attiva più a partire dai 190 km/h, come in gara, ma molto prima. Quindi la “Modificata” è sempre una 4x4? Risponde il tecnico: “Fondamentalmente sì, infatti per aiutare i gentleman driver nella gestione della potenza abbiamo gradualmente abbassato la soglia di attivazione, fino ad arrivare a velocità bassissime. Ovvio, poi ci sono delle logiche legate alla richiesta di coppia o alle condizioni del fondo e del grip. Se non è necessario, la trazione integrale potrebbe non attivarsi. Ma, di norma, la 499P Modificata ora è più agile e molto bilanciata”. E per quanto riguarda il V6 a 120 gradi, che cosa avete fatto? “Siamo ritornati alla piattaforma originale per quanto riguarda le turbine, con un occhio all’affidabilità e alla durata nel tempo. E poi anche perché in questo programma utilizzeremo benzine diverse da quella da gara, e con queste turbine un po’ più ‘tolleranti’ potremo sfruttare carburanti che non hanno magari la ricetta ottimale”.

Nuove gomme. In un pacchetto rinnovato, ci può essere un elemento che spicca? Cecconi: “Le gomme (Pirelli PZero, qui, ndr) sono state fondamentali, perché devono essere capaci di gestire un comportamento sull’assale anteriore molto diverso da quello della vettura race, che in fondo ora risulta più esigente per la gomma stessa. Ma questa scelta è molto importante pure in ottica gentleman driver: con questa gomma, infatti, abbiamo dato priorità al warm up (capacità di riscaldarsi in fretta, ndr) rispetto alla durata, e ad avere un’ampia ‘finestra’ di utilizzo, perché le condizioni che troveranno i clienti saranno più variabili, e perché le reazioni degli stessi driver sono diverse. Bilanciamento, ripartizione di coppia e traction control sono stati ovviamente adattati alle nuove gomme, che derivano dalla esperienza di Pirelli in F.1”. 

499P Modificata: dalla vittoria a Le Mans ai super clienti

Piloti già molto esperti. Certo, anche possedere l’elevato conquibus per acquistare la “Modificata” potrebbe non bastare per possederla. Nel senso che, necessariamente, è stato scelto un gruppo preselezionato di clienti già in possesso di doti di guida elevate, grazie all’esperienza con F1 Clienti e il programma FXX. Insomma, ne faranno parte, ‘gentleman’ e ‘Pro’. Cecconi: “Poi c’è tutto il meccanismo dei driver coach, con Olivier (Beretta, sei volte vincitore a Le Mans, che ha contribuito a sviluppare la vettura, ndr) e altri, quindi ci sarà un periodo di affiancamento tra i nostri migliori collaudatori e i clienti, che sarà una parte molto bella dell’accostarsi a quest’auto”. Avete semplificato un po’ i comandi? “Onestamente, no. Il driver sarà supportato da un team a terra. Poi lui a bordo avrà una plancetta e il volante, vero cuore dell’esperienza di un prototipo. Sembra molto denso di comandi, ma ci sono soprattutto i tre manettini, e poi una serie di tasti che, se il pilota se la sente, può utilizzare o meno. Ognuno, comunque, avrà il suo setup di riferimento”. Curiosità: il (grande) proprietario gestirà lui la macchina o lo farete voi? Cecconi: “Sarà gestita dal Team programma prototipi, quindi il cliente la troverà in pista. Le prime consegne dovrebbero avvenire nel marzo prossimo, qui al Mugello, dove abbiamo sviluppato la vettura, insieme a tanti altri circuiti europei, come Monza, Barcellona, Red Bull Ring, Paul Ricard, oltre ovviamente a Fiorano”. 

Seduta più larga. Per driver pur bravi, ma non necessariamente professionisti, bisognava pensare a qualche “aiuto” elettronico in più. È stato così? Cecconi: “Qualche cosa c’è. Le calibrazioni sono state pensate per offrire linearità nell’erogazione della coppia, della potenza, poi abbiamo lavorato sul supporto alla partenza, alla gestione della frizione (c’è una frizioncina, come sulle F.1, ndr). Beretta è stato fondamentale nella messa a punto della vettura, nel voler introdurre il ‘Push to pass’ da 120 kW, con un focus sulle prestazioni limite, da buon professionista, e nello sviluppo della gomma”. E l’impianto frenante? “È come quello della 499P, con un feeling al pedale appena rivisto”. Curiosità: qualche modifica al posto guida? Cecconi: “Per poter sistemare al meglio piloti di taglie diverse, sfruttiamo non solo la pedaliera regolabile (il sedile è fisso), ma abbiamo pure ampliato la scocchetta nella zona del bacino di 37 millimetri. Poi si lavorerà anche sulle schiume”.  Che cosa non si fa per un cliente molto speciale. 

499P Modificata, la scheda tecnica:

TELAIO E SOSPENSIONI
Telaio: monoscocca di fibra di carbonio
Sospensioni: triangoli sovrapposti, tipo push-rod

MOTORE ENDOTERMICO
Tipo: V6 – 120° – Carter secco
Cilindrata totale: 2994 cc

ASSALE ANTERIORE ELETTRICO
Potenza massima: 200 kW (272 cv)

POWERTRAIN
Potenza massima, ICE e assale elettrico: 640 kW (870 cv)

PNEUMATICI E CERCHI
Anteriore: 310/710-18
Posteriore: 340/710-18

TRASMISSIONE E CAMBIO
Cambio sequenziale a 7 rapporti

CONTROLLI ELETTRONICI
Traction control, sistema brake-by-wire

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